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Covid-19, al Riuniti di Foggia nasce la “zona grigia” per pazienti con sintomi ma negativi al tampone

Foggia – In tutta la Puglia è in corso il potenziamento del Piano ospedaliero Coronavirus, si passa alla seconda fase: più posti letto in terapia intensiva, malattie infettive e pneumologia, attivazione delle strutture Covid post acuzie.

“Al Policlinico Riuniti di Foggia c’è una doppia risposta, una per i pazienti in ingresso e l’altra per i pazienti finalmente in uscita.

Sopra all’area di Pronto Soccorso c’è una “zona grigia” dove si fermano i pazienti in attesa del risultato del tampone o che qualora abbiano avuto tampone con esito negativo registrino discordanza con il quadro clinico”.

A parlare è Vitangelo Dattoli, Direttore Generale del Policlinico Riuniti di Foggia, ospedale che rientra nella rete Covid degli ospedali pugliesi impegnati nella dura battaglia contro il Coronavirus.

Inoltre, dal Riuniti di Foggia, per quanto riguarda il post acuzie e la guarigione, arrivano buone notizie: “Finalmente 17 pazienti si avviano verso la guarigione”, ha affermato Dattoli.

“Ne abbiamo di due tipi, un gruppo presso la Pneumologia e uno presso Malattie infettive. Entrambi i padiglioni rappresentano la risposta sanitaria nel post acuzie”, conclude Vitangelo Dattoli.

Sulla nuova “zona grigia” interviene anche il prof. Gaetano Serviddio, coordinatore “Area Grigia” del Policlinico Riuniti di Foggia.

“Non possiamo più permetterci il lusso di fare entrare in ospedale pazienti positivi anche se hanno un tampone negativo”, ha spiegato Serviddio.

E ancora: “Il Pronto soccorso continua a fare da filtro, ma i numeri dell’infezione sono troppo alti, rischiamo di far transitare nei reparti puliti pazienti con sintomi compatibili con il Covid-19.

Nasce la zona grigia con 30 posti letto di cuscinetto, verranno selezionati pazienti con sintomi del Covid ma che non hanno avuto tampone positivo”.