L’esodo ai tempi del Coronavirus: in Puglia aumentano i casi positivi

Quello al quale abbiamo assistito nelle ultime ore è un vero e proprio “esodo” dal Nord verso il Sud Italia, risposta irrazionale alle nuove misure di contenimento del Coronavirus con la chiusura della Lombardia e delle altre province a rischio.
Presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile proseguono senza sosta i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile.
Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 6.387 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 7.375 i casi totali.
Sono 622 le persone guarite. I deceduti sono 366, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.
Il primo a cercare di fermare la folle fuga dal Nord Italia è stato il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che con un appello ha invitato tutti i pugliesi a fermarsi e non tornare.
Purtroppo l’accorato appello non ha bloccato i pugliesi che come tanti altri meridionali hanno preso letteralmente d’assalto i treni per lasciare il Nord Italia.
“Noi stiamo aspettando il pullman per andare a Bari, arriva alle 10 ma siamo venuti presto per capire che succedeva. All’inizio volevamo restare, ma tutti i nostri amici che stanno al Nord sono già giù”, a raccontarlo ieri mattina a La Stampa sono tre studenti pugliesi che frequentano l’università a Milano e che hanno deciso di tornare.
Dopo le scioccanti immagini di sabato notte, il presidente Emiliano ha imposto la quarantena obbligatoria nei confronti di chi è arrivato in Puglia a partire dal 7 marzo. “State portando nei polmoni dei vostri fratelli e sorelle, dei vostri nonni, zii, cugini, genitori il virus che ha piegato il sistema sanitario del nord Italia, ha scritto sui social Emiliano.
Ricordiamo che negli obblighi per chi rientra in Puglia da Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, per soggiornare nel proprio domicilio c’è quello di comunicare tale circostanza al proprio medico o all’operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente.
In alternativa si può compilare il modulo online di autosegnalazione https://www.sanita.puglia.it/autosegnalazione-coronavirus
Alla luce dei numerosi arrivi e della “decisione sbagliata” di molti, il Presidente della Regione Puglia nella serata di ieri ha comunicato che ben 2000 persone hanno compilato il modulo di autosegnalazione previsto dall’ordinanza (Dato aggiornato fino alle ore 21 di ieri 8 marzo 2020).
Ricordiamo che in Puglia i casi positivi di Coronavirus sono saliti a 44, tra questi rientrano anche i tre decessi che si sono registrati in provincia di Foggia nei giorni scorsi.
Tra i 44 casi di infezione ci sarebbero 5 nuovi contagi tra Lecce e Foggia. Precisamente uno nel Foggiano a San Paolo De Civitate (si tratta di una donna) e 4 in più nel Leccese. Tra questi 44 è stato confermato nella giornata di ieri un caso a Margherita di Savoia direttamente dal sindaco Lodispoto con un video su Facebook.
Aggiornamenti
E’ di questa mattina la comunicazione del sindaco di Torremaggiore, Emilio Di Pumpo, sul secondo caso positivo di Coronavirus nel comune del Foggiano.