Politica

Comune di Foggia, Stea chiede spazio in Giunta

Il leader dei Popolari per Foggia contesta l'idea che i partiti con un solo eletto non abbiano rappresentanti in Giunta

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Il campo largo è un’intuizione politica vincente in campagna elettorale, ma mostra tutti i suoi limiti alla prova del governo. A cominciare dalla formazione del governo. Troppi commensali al tavolo, e la coperta è sempre troppo corta. Qualcuno si indispettisce, qualcuno si accontenta. Ne sa qualcosa Maria Aida Episcopo, alle prese con la formazione della giunta. Ancora non si decidono i nomi, e già si litiga sul numero degli assessorati. Ogni formazione politica – partito o lista civica, che sia albero o cespuglio – reputa decisivo il proprio contributo all’elezione della sindaca, e reclama pari dignità. Ad oltre un mese dalle elezioni la sindaca è ancora impegnata nei colloqui con i singoli partiti e gruppi consiliari. Ma la quadra sembra ancora lontana. Ad alzare la voce, nella giornata di ieri, è stato l’assessore regionale Gianni Stea, referente dei Popolari per Foggia, che è intervenuto  sullo stallo post elettorale al Comune capoluogo della Capitanata. “Non può esserci il campo largo quando si tratta di vincere le elezioni comunali al primo turno, e un campo improvvisamente stretto quando poi ci sono da stabilire ruoli e incarichi per governare bene sul territorio ed assicurare quella svolta, sulla carta tanto auspicata, a un’importante città della Puglia qual’è  Foggia. Quando si parla di campo largo – continua Stea – per noi vuol dire che tutte le liste che eleggono Consiglieri Comunali, indipendentemente dal numero degli eletti, hanno la propria rappresentanza e uguale dignità nell’Esecutivo. Altri significati non esistono. Ricordo  all’Episcopo che grazie al nostro 3,1% la città ha eletto un sindaco già al primo turno, evitando la lotteria dei ballottaggi”. In effetti, le voci di corridoio che si rincorrono in questi giorni  non contemplano un assessorati ai Popolari per Foggia, che hanno eletto un solo consigliere, Benedetto Buenza. Ma Stea tira fuori un asso dalla manica, e annuncia la sinergia federativa e operativa tra i “suoi” Popolari per Foggia e l’Italia del Meridione che ha eletto consigliere Pasquale Cataneo. Sono due i consiglieri  comunali da tenere in considerazione, argomenta Stea. “Resteranno due i Gruppi in Consiglio Comunale, ma ogni provvedimento sarà analizzato e votato di concerto in base a quelle solidissime linee comuni che stanno alla base dei nostri programmi dedicati esclusivamente allo sviluppo di un territorio per anni colpevolmente abbandonato a se stesso ed che ora, e in futuro, merita ben altre intese e strategie”. Pasquale Cataneo è in sintonia con Stea: “Pari dignità, non esiste un campo largo  e una giunta ristretta. E’ necessaria una riunione della coalizione prima della formazione della Giunta, coinvolgendo anche quelle forze che hanno contribuito alla elezione della Sindaca  pur non eleggendo nessun consigliere”. 

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