Caos Comune di Cerignola, sindaco: "Arrendersi, che parola è? Non la conosco"

In queste ore sta facendo molto parlare e discutere la notizia dello scioglimento del Comune di Cerignola per infiltrazioni mafiose.
“Arrendersi, che parola è? Non la conosco”, queste le prime parole del sindaco di Cerignola, Franco Metta, dopo la terribile notizia.
Ad ufficializzare la notizia dello scioglimento del consiglio comunale di Cerignola un comunicato del Consiglio dei Ministri in cui si legge: “Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi del Consiglio comunale di Cerignola (Foggia) e il contestuale affidamento dell’amministrazione dell’ente a una commissione di gestione straordinaria”.
Una doccia fredda per il primo cittadino cerignolano di cui si legge che abbia presumibilmente preso parte a nozze organizzate da personalità di spicco della criminalità locale.
“Frequentazioni e cointeressenze tra amministratori comunali ed esponenti della criminalità organizzata – si legge nella relazione – rappresentate dalla circostanza che il primo cittadino e un assessore hanno presenziato all’inaugurazione di uno dei locali gestiti da componenti della famiglia criminale egemone.
“Le persone disoneste non credono all’onestà”, scrive ancora Metta sulla sua pagina Facebook raccogliendo l’approvazione e il sostegno dei cittadini.