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Il Club per l’UNESCO di Lucera celebra la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa

Venerdì 9 giugno il Club per l’UNESCO di Lucera (FG) celebra la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa con Marco Clementi, giornalista, inviato speciale della redazione Esteri del Tg1-RAI. Appuntamento alle ore 19 al Circolo Unione.

 

La libertà di stampa è uno dei diritti intrinsechi dei principi di una società democratica libera, un diritto fondamentale, indispensabile per la protezione e la promozione di tutti gli altri diritti umani. Non in tutti i paesi del mondo, però, tale diritto è garantito. L’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani recita: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”.

Come ricorda il Direttore generale dell’UNESCO, Irina Bokova, la Giornata Mondiale della Libertà di stampa serve a riflettere sulla strada da percorrere verso la tutela di questo diritto ed è l’occasione per valutare il grado di libertà nel mondo, per difendere i media dagli attacchi alla loro indipendenza e per rendere omaggio a quei giornalisti che hanno perso la vita nell’esercizio della loro professione. Quest’anno essa coincide con il 20° anniversario del Premio Mondiale della libertà di stampa UNESCO-Guillermo Cano, giornalista colombiano assassinato nel 1986.

L’edizione 2017 della Giornata Mondiale della Libertà di stampa propone il tema: “Menti critiche per tempi critici: il ruolo dei media nella promozione di società pacifiche, giuste ed inclusive” e ci invita a riflettere su come solo l’indipendenza, il carattere, l’obiettività e il giudizio dei giornalisti e dei media, permetteranno il superamento delle terribili minacce che minano la libera informazione in tutto il mondo.

 

Oggi il giornalismo affronta una grave crisi di identità e vede profilarsi all’orizzonte sempre nuove minacce, tra cui lo sviluppo delle reti digitali e dei social network, con i “cittadini-giornalisti” che stanno ridisegnando le frontiere di questa importante attività. La resa dei conti e l’attendibilità dei media vengono rimessi in discussione; stanno svanendo i limiti tra la pubblicità e il contenuto editoriale su Internet; si assiste all’apparizione di enti privati che fungono da intermediari chiave, accompagnati da nuove forme di “censura privata”. A queste sfide si aggiungono le trasformazioni più profonde della società. L’Oxford Dictionnary ha eletto l’espressione “post-verità” parola dell’anno 2016. Questo concetto, insieme a quello delle “false notizie”, solleva molte questioni che stanno al cuore della nozione di stampa, libera, indipendente e professionale. Tutti questi cambiamenti giungono in un momento in cui i media liberi, indipendenti e pluralisti non sono mai stati così importanti per l’emancipazione maschile e femminile, per rinforzare il buon governo e lo stato di diritto e far avanzare il Programma di Sviluppo Sostenibile previsto nell’agenda 2030, in particolare l’Obiettivo 16, che intende promuovere società giuste, pacifiche e inclusive. I media non devono ridursi a fornire delle risorse d’informazione affidabili, devono permettere alle numerose voci di farsi sentire e impiegare forze nuove al servizio della tolleranza e del dialogo.

La posta in gioco è chiara. Abbiamo bisogno di un giornalismo originale, critico e ben documentato, che si basi su regole esigenti di deontologia professionale e sull’educazione ai media di qualità, associato ad un pubblico che abbia le necessarie conoscenze sull’informazione e sui media. L’UNESCO, in questo settore, riveste il ruolo di guida in tutto il mondo, a cominciare dal suo impegno per la sicurezza dei giornalisti, i quali oggi, vivono in condizioni economiche piuttosto precarie e spesso sono soggetti ad intimidazione e violenze da parte di chi vorrebbe reprimerne la voce e preferirebbe continuare a tramare nel buio e nell’omertà, con l’assassinio che resta ancora la forma più tragica di censura: nel 2016, 102 giornalisti hanno pagato con la propria vita; nel 2015 110 reporteri, 7 tra cameramen, fonici e tecnici e 27 i citizenjournalist; nel 2014 66 giornalisti, 11 collaboratori non giornalisti dei media e 19 citizenjournalists. Questa situazione è inaccettabile e indebolisce le nostre società nel loro insieme. La civiltà di una nazione, infatti, si misura anche dalla presenza di giornalisti liberi, intellettualmente onesti e indipendenti. Già dal Settecento il binomio verità – giornalismo serio caratterizzava la società civile o che aspirava a diventarlo.

E’ per questa ragione che l’UNESCO, con i suoi partner, è a capo del Piano d’Azione delle Nazioni Unite per la sicurezza dei giornalisti e il tema dell’impunità.

 

 

Marco Clementi, giornalista e inviato speciale della redazione Esteri del Tg1-RAI, segue i principali avvenimenti internazionali: dagli attacchi terroristici (a Parigi, Bruxelles, Nizza, Berlino, Manchester) alle elezioni iraniane; dalla guerra in Siria agli ultimi due conclavi; dal il Giubileo alle ultime due elezioni presidenziali americane. Volto noto della televisione italiana, suoi sono stati i servizi sulla rivolta in Libia, sulla la “primavera araba” in Tunisia ed Egitto, sulla crisi di Gaza, la strage di Oslo, l’uccisione di Bin Laden, il salvataggio dei minatori in Cile, la marea nera in Lousiana, la vicenda dei marò in India.

Vincitore dei Premi Ilaria Alpi (nel 2013 e nel 2000), Maria Grazia Cutuli (2012) e Agostino Gemelli (1998) come miglior diplomato del Master in Comunicazioni Sociali dell’Università Cattolica di Milano e del Premio Grinzane Cavour “Scrivere la TV” (nell’ambito del Prix Italia 1994), è autore di numerose inchieste e reportage in Italia e all’estero, è stato caporedattore dell’agenzia di stampa internazionale Rome reports e ha intervistato in esclusiva autorità civili e religiose, capi di stato e di governo. Come inviato, copre i viaggi internazionali di Papa Francesco.

 

P.S. L’evento si svolge in data diversa da quella ufficiale del calendario UNESCO, per esigenze organizzative del Club dovute agli impegni internazionali del relatore.

 

Club per l’UNESCO di Lucera

www.clubunescolucera.it

Servizio stampa

 

Simone Clara

Giornalista pubblicista dal 2015 e Direttore Responsabile di Foggiareporter.it - Giornalista pubblicista - Direttore Responsabile del sito Foggiareporter.it - Inviato partite e conferenze stampa Foggia calcio dalla stagione sportiva 2015/2016 - Collaboratore giornalista Gazzetta Meridionale - Inviato Barletta calcio per la stagione sportiva 2012/2013 - Redattore Napolicalcionews.it dal 2012 al 2014 - Iscrizione Albo Giornalisti Pubblicisti dal Giugno 2015 - Varie collaborazioni in ambito giornalistico Laureato in Beni Culturali info: simoneclara@outlook.it

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