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Cittadinanza dopo 5 anni invece che 10 in Italia, il referendum ha raggiunto il quorum

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Il 4 settembre è stato presentato il quesito referendario per ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia necessario per richiedere la cittadinanza. Le firme devono essere raccolte entro il 30 settembre.

Ieri, il referendum sulla cittadinanza ha raggiunto le 500.000 firme, utili per il quorum.

Si tratta del referendum il cui quesito richiede di dimezzare da 10 a 5 anni di residenza legale continuativa il termine dopo il quale è possibile richiedere la cittadinanza italiana.

Secondo la Presidente del Consiglio Meloni non ci sarebbe bisogno di una nuova legge sulla cittadinanza, ma di fronte alla voce dei cittadini espressa tramite il referendum, si dovrà lavorare sulla modifica della legge.

Secondo il ministro degli esteri Tajani, il numero di 10 anni sarebbe congruo e non altrimenti, perché corrisponderebbe al numero di anni di studi necessario a raggiungere un livello culturale atto a permettere la giusta integrazione degli stranieri nel Paese.

Il dimezzamento del periodo di 10 anni porterebbe la normativa italiana in pari con quella di altri paesi europei.

L’iniziativa è stata promossa da diverse organizzazioni come il CoNNGI (l’unione dei e delle giovani con background migratorio e non), Idem Network e organizzazioni come Libera, Gruppo Abele, A Buon Diritto, Società della Ragione e i partiti +Europa, Possibile, Partito Socialista, Radicali Italiani, Rifondazione Comunista, e il Movimento Italiani Senza Cittadinanza .

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