Cataneo: Ataf deve cambiare visioni e strategie operative
Sono da ripensare i collegamenti e le tipologie di servizio da e per gli attrattori di mobilità in ottica intermodale e tariffaria.
FOGGIA – E’ necessario che ATAF, l’azienda di trasporto urbano della Città di Foggia, cambi visioni e strategie operative. Lo sostiene il consigliere comunale Pasquale Cataneo, secondo il quale “sono da ripensare i collegamenti e le tipologie di servizio da e per gli attrattori di mobilità in ottica intermodale e tariffaria”. La riflessione del coordinatore di Italia del Meridione parte dalla di un lavoratore impiegato in zona ASI – Incoronata di Foggia che ha chiesto di integrare e migliorare il servizio di Trasporto pubblico locale con la finalità di maggiore e migliore utilizzo di trasporto pubblico rispetto a quello privato sia per i lavoratori di Foggia che per quelli che vengono da tutti gli altri territori interessati, sia intra che extra provincia.
“Vanno ripensate, velocemente – scrive Cataneo in una nota – le strategie e le modalità con le quali la partecipata ATAF promuove, organizza ed effettua i servizi in ambito cittadino e suburbano con il coinvolgimento anche di altri operatori con modalità di trasporto diverse per il trasporto pubblico door to door. In primo luogo l’Azienda deve (ri)leggere i bisogni e le esigenze, per poter ridefinire i servizi in riferimento agli orari e le esigenze degli utenti, a partire dagli spostamenti e nelle fasce orarie casa-lavoro e viceversa, integrando corse e fermate, anche sul versante degli spostamenti casa-scuola. Ovviamente il Comune non può non rivedere, dopo oltre cinque anni dall’attuazione del PUMS, anche alla luce di novità rilevanti come la riattivazione dei voli commerciali dall’aeroporto, l’inizio dei lavori della stazione AV, la prossima apertura dell’Orbitale con alcuni indirizzi del Consiglio comunale al momento non ancora recepiti e di come utilizzare al meglio anche l’accresciuta rete di piste ciclabili per un maggior/miglior utilizzo, ecc.
In tutti i casi, per una adeguata lettura delle esigenze e una migliore calibratura dei servizi e delle corse ATAF, si devono utilmente al più presto coinvolgere le aziende e gli utenti, con gli organismi di rappresentanza. Simile percorso va avviato anche con le scuole e l’università e, ovviamente, con le rappresentanze degli istituti, dell’università e degli altri enti di alta formazione e dei loro studenti. Mi permetterò di portare la tematica segnalata e le riflessioni sopra riportate, alla ripresa delle attività consiliari, all’attenzione delle Commissioni Ambiente e Territorio di cui faccio parte sollecitando l’audizione del dirigente Ciuffreda in merito, anche perché siamo ancora in attesa di una relazione complessiva su ATAF, richiesta in ben due diverse audizioni all’esperto di ATAF ma, finora, non riscontrata. Poi proporrò al presidente e agli altri colleghi di invitare sia il lavoratore segnalante che le OO.SS. interessate per poter meglio comprendere le esigenze e i bisogni e, nel contempo, promuovere con la nuova governance di ATAF spa, una volta completata, un incontro per comprendere quali sono le loro visioni al riguardo.”