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Cannibalizzavano auto e rivendevano i pezzi anche fuori Italia, 5 arresti

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Acquisivano automobili rubate, anche in altre regioni, e dopo averle cannibalizzate vendevano i pezzi anche fuori dall’Italia. E’ quanto scoperto dagli agenti di Polizia di Foggia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale su proposta procura per cinque persone residenti nei comuni di Cerignola, nel foggiano, e San Ferdinando di Puglia, nella BAT accusati, a vario titolo, di ricettazione, riciclaggio di veicoli e abbandono di rifiuti speciali.

L’organizzazione – secondo quanto emerso dalle indagini-  prevedeva un “modus operandi” attraverso cui sarebbe avvenuta dapprima l’acquisizione dei veicoli di provenienza furtiva a poche ore dalla sottrazione ai legittimi proprietari, trafugati anche in regioni diverse e molto distanti tra loro. A seguito dell’acquisizione, i mezzi sarebbero stati poi portati all’interno di un capannone nelle campagne cerignolane e sarebbero stati prontamente “cannibalizzati”, suddividendo le componenti disassemblate per tipologia e avendo cura di rimuovere ogni elemento che potesse ricondurre al veicolo d’origine. Una volta effettuata questa operazione, i soggetti avrebbero trasferito e abbandonato le carcasse ormai spoglie dei veicoli rubati nelle campagne a breve distanza dai luoghi di smontaggio, servendosi di mezzi agricoli per evitare eventuali controlli delle forze dell’ordine.

Questa modalità d’azione, sarebbe stata ripetuta per decine di veicoli, rendendo il sito un vero e proprio cimitero di automobili. Inoltre, l’organizzazione criminale avrebbe istituito una vera e propria filiera di distribuzione delle componenti dissezionate, anche a livello transfrontaliero. Infatti, i poliziotti nel corso delle indagini hanno intercettato un autoarticolato di nazionalità polacca che, dopo essere stato riempito di componenti rubate, si stava recando  verso quel paese straniero, dove le stesse sarebbero state reimmesse sul mercato “online” della ricambistica usata. Nel corso delle indagini sono stati anche trovati elementi di alimentazione di veicoli ibridi, le cui batterie ormai costituirebbero la nuova frontiera del riciclaggio, atteso l’elevato costo delle medesime componenti. 

Infine, nel corso delle indagini sono state individuate e sottoposte a sequestro penale 20 autovetture di grossa cilindrata per un valore commerciale complessivamente valutato intorno ai 500.000 euro.

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