Cannabis terapeutica, torna indisponibile il farmaco
Nuova denuncia di Andrea Trisciuoglio: solidarietà da Rita Bernardini
A Foggia mancano nuovamente i farmaci cannabinoidi con i quali si curano diverse malatie, dalla sclerosi multipla al dolore cronico e oncologico, dal glaucoma alla sindrome di Tourette. Già a fine luglio le scorte a disposizione dei malati foggiani erano esaurite. Il rifornimento fatto a inizi agosto è già esaurito, segno probabile di una cattiva organizzazione nel riassortimento dei farmaci. Fatto sta che i malati foggiani sono lascaiti a se stessi e senza medicinali. Il caso era emerso a fine luglio grazie alla denuncia di Andrea Trisciuoglio, attivista radicale in cura da anni con la cannabis terapeutica. Trisciuoglio scrisse alla presidente del Consiglio Meloni, senza ottenere risposta. Questa mattina Trisciuoglio ha scritto nuovamente alla Presidente Meloni: ” Continuerò a scriverl efinchè non ottengo risposta”, ha dichiarto Trisciuoglio. Intanto alla sua denuncia si è associata quella di Rita Bernardini, presidente di Nessuno Tocchi Caino ed ex parlamentare: ” Da ciò che mi viene riferito, diverse ASL non stanno più fornendo i farmaci cannabinoidi con i quali si curano diversi malati affetti da sclerosi multipla, da dolore cronico in particolare neuropatico, da alcune forme di dolore oncologico, da mancanza di appetito, da nausea e vomito che si riconoscono in malati molto avanzati di cancro o Aids, da glaucoma, o da sindrome di Tourette. L’elenco è solo a titolo esemplificativo perché la cannabis terapeutica è di grande aiuto anche per tante altre patologie. L’uso terapeutico della cannabis è stato riconosciuto fin dal 2007 (decreto ministeriale n.98 del 28 aprile 2007 che porta la firma di Livia Turco), ma la somministrazione ai malati ha subito alterne vicende tali da compromettere in molti casi la continuità terapeutica, anche perché le leggi approvate dalle Regioni prevedono un accesso diversificato a seconda delle patologie ammesse e perché la reperibilità di tali farmaci è altalenante causa anche il blocco (o l’incapacità?) della produzione dell’Istituto Farmaceutico militare di Firenze.
Fatto sta che, proprio in questi giorni, il mio amico di tante battaglie civili Andrea Trisciuoglio, si è rivolto direttamente alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni con queste parole: “da circa un ventennio sono malato di sclerosi multipla e curo i sintomi che essa mi provoca con la cannabis che l’ospedale mensilmente mi fornisce. Ma oggi di cannabis nn c’è traccia e noi pazienti non possiamo continuare a curarci. Sono fermamente convinto aggiunge Trisciuoglio – che l’auto produzione rappresenti l’unica soluzione oppure voi onorevoli dovreste riuscire a trovarne un’altra. Un esempio che faccio sempre è come lasciare un malato di diabete senza insulina perché illegale”. Qual è la situazione? Sui mezzi di informazione non c’è traccia del dramma che stanno vivendo molti pazienti: che succede? Dobbiamo interrogare il Ministro della salute e il Presidente del Consiglio?