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Campi Diomedei, Landella insiste: “Sono stati i 5 stelle a fare pressioni sulla soprintendenza”

Botta e risposta virtuale tra i rappresentanti del Movimento 5 Stelle e il Sindaco di Foggia Franco Landella. E’ polemica, infatti, dopo la decisione della Soprintendenza Mibac di bloccare i lavori in corso per la realizzazione dei Campi Diomedei, il mastodontico parco che sarebbe anche diventato il più grande di tutto il Mezzogiorno d’Italia.

Landella, infatti, crede che siano stati proprio i 5 stelle, in particolar modo la consigliera regionale Rosa Barone, assieme a Lovecchio, ad impedire la realizzazione di quest’opera.

Il primo cittadino ha affidato le sue parole ai social:

“Il #M5S ha fatto pressioni sulla Soprintendenza Mibac per bloccare #CampiDiomedei, il più grande parco urbano del #Mezzogiorno d’Italia. Ha pensato di fare un dispetto a me? Ha fatto un torto ai foggiani, a cui deve chiedere scusa. Ma il sindaco di #Foggia non s’arrende”

Barone, invece, ha preteso già le scuse da parte del Sindaco di Foggia, con questa nota:

“Non accettiamo alcuna strumentalizzazione politica in merito alla decisione della Soprintendenza di Foggia di bloccare i lavori per il Parco dei Campi Diomedei.

Un provvedimento che non dipende in alcun modo dal Movimento 5 Stelle, per questo pretendiamo le scuse del Sindaco per le sue gravi insinuazioni”. Lo dichiara la consigliera regionale del M5S Rosa Barone con i parlamentari del M5S di Foggia Rosa Menga, Marco Pellegrini e Giorgio Lovecchio rispondendo alle dichiarazioni del sindaco di Foggia Landella in seguito alla decisione della Soprintendenza di annullare in autotutela la concessione per realizzare il progetto del parco dei Campi Diomedei.

“Ci siamo sempre battuti e continueremo a farlo per una crescita di Foggia compatibile con la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico, ambientale e culturale della città, a differenza di quanto fatto finora dal sindaco Landella che per nascondere la propria incompetenza diffonde illazioni. Comprendiamo il nervosismo di un sindaco in evidente difficoltà e affanno politico e di consenso, che già si vedeva a tagliare il nastro del Parco a Maggio e quindi probabilmente a vendersi questa inaugurazione in campagna elettorale. Un sindaco che oggi può solo arrampicarsi sugli specchi per tentare di giustificare l’ennesimo fallimento della sua amministrazione”.

“In passato – continuano i pentastellati – avevamo chiesto chiarimenti legittimi al Comune, sia per quello che riguardava il progetto che la sua sostenibilità economica, dal momento che l’amministrazione non aveva presentato alcun piano, né dichiarato come avrebbe fatto a occuparsi della manutenzione del Parco con le scarse risorse a disposizione. Come M5S – proseguono – avevamo chiesto anche un appuntamento al Sindaco per cercare di collaborare per il bene della città, ma non abbiamo ricevuto risposta. Purtroppo niente di nuovo da Landella che non è abituato ad ascoltare o dialogare. Noi, a differenza sua, crediamo nell’indipendenza e terzietà della Pubblica Amministrazione, in questo caso della Soprintendenza, e lasciamo a chi come lui vive di vecchia politica, l’idea che un ente terzo possa essere manovrato politicamente. Da lui che parla tanto di rispetto istituzionale ci aspettiamo delle scuse per queste illazioni completamente infondate contro il M5S”

Redazione

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