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Cammini inclusivi in Puglia: il cammino come terapia per il recupero psichico e sociale

Il 28 Giugno, nasceranno in Puglia i cammini inclusivi. Il cammino oggi è sempre più terapeutico nell’ambito dei progetti di recupero psichico e sociale delle persone. Ben 300 persone provenienti da tutto il mondo, vivendo un’esperienza comune, hanno scoperto di avere l’arte come linguaggio interiore. Ben 300 persone che singolarmente hanno vissuto esperienze di carcere, tossicodipendenza ma altre invece sono autistiche o hanno altri gravi disagi psichici.

Nasce il progetto: “Procedere Incerto“. Il cammino inclusivo dai Mosaici di San Giusto al Mosaico realizzato da chi il disagio psichico lo ha vissuto o lo vive.

Il 28 Giugno, ore 16 visita ai Mosaici. Ore 16 e 30 con 300 mosaicisti da tutto il mondo, cammino lungo la Francigena del Sud, in Puglia. Poi a Troia la scoperta e la presentazione alla stampa di Mosaikaos in 6000 tessere.  

In anteprima la stampa potrà entrare nel Villaggio Quadrimensionale con i planetari e mosaici di vari artisti che hanno vissuto il disagio diffuso psichico e poi scoperto di avere dentro l’arte.

Guiducci: “Sarà un’escursione innovativa a presentare alla stampa l’opera realizzata. Un’escursione alla quale parteciperanno in 300, ognuno con una storia di disagio diffuso, psichico. Infatti mostreremo prima i Mosaici di San Giusto a Lucera, risalenti al V Secolo e recuperati da un gruppo di archeologi, poi seguendo la Via Francigena del Sud, al tramonto arriveremo al Mosaico realizzato in 3 anni di lavoro da ben 300 persone con storie delicate ma che hanno scoperto di essere artisti, mosaicisti. Ben 300 da tutto il mondo che vivranno il cammino con chi non vive il loro disagio psichico”.

Flore: “Negli ultimi anni si parla molto di cammino terapeutico o di montagna terapia e, noi di AIGAE, crediamo che le potenzialità di una riconnessione degli individui con l’ambiente naturale siano portatrici, non solo di una maggiore consapevolezza rispetto al nostro impatto sugli ecosistemi, ma anche di una migliore relazione con noi stessi e all’interno di famiglie ed istituzioni”.

Cimetti : “Abbiamo trasformato una Masseria di 8500 mq in Villaggio per il disagio diffuso. Ora cammini inclusivi perché ambiente, storia e cultura possono rappresentare una buona medicina per il recupero delle persone. Il 28 mostreremo Mosaikaos, ben 6000 tessere, un mosaico realizzato con antiche tecniche musive da chi vive il disagio personale. Il tutto sulla Via Francigena del Sud”.

“Il 28 Giugno nasce in Puglia un progetto innovativo per l’Italia: Cammini inclusivi. Ben 300 persone che vivono un disagio personale diffuso, anche grave, ad esempio autismo o ancora il disagio psichiatrico o legato ad una tipologia di storie diverse provenienti dalla tossicodipendenza ed ancora dall’esperienza carceraria, saranno parte del cammino che faremo dai Mosaici di San Giusto, risalenti al V Secolo e che per la prima volta rivedremo dopo un periodo di restauro.  Loro invece, hanno creato nella città pugliese di Troia:  MosaiKaos, con ben 6000 tessere, l’uso di tecniche musive antiche basate anche sul recupero del materiale ed al suo interno l”Albero della Vita con scene e colori personali legati alle loro storie personali e che inaugureremo dinanzi alla stampa il 28 Giugno. Il cammino inclusivo partirà dai Mosaici di San Giusto che un gruppo di archeologi ha salvato dal dissesto idrogeologico e terminerà al Mosaikaos. In mezzo la via Francigena del Sud.  Abbiamo preso una Masseria pugliese e l’abbiamo trasformata in Villaggio Quadrimensionale che mostreremo alla stampa in anteprima sempre il 28 Giugno. Al via dunque cammini inclusivi. L’ambiente come terapia di reintegrazione delle persone nella società. Loro con noi vedranno le bellezze ambientali e culturali di questa parte della Puglia. Dunque un’esperienza intensa di cammino inclusivo. Nasce così in Puglia il progetto “Procedere Incerto” supportato dalla Fondazione Nuova Specie e che il 28 Giugno, inaugureremo con la stampa e con il patrocinio di Aigae e lo faremo lungo la Francigena del Sud”. Lo ha dichiarato Gaetano Pascolla che con Massimiliano Guiducci, ambedue Guide Ambientali Escursionistiche dell’Aigae, è responsabile del Progetto “Procedere Incerto”, di cui è parte anche la filosofa Barbara Loiacono, Responsabile del Centro di Documentazione della Fondazione

Nasce in Puglia Procedere Incerto ecco cosa è:

“Vengo dall’Emilia -Romagna. Erano morte nella mia vita alcune cose ormai vecchie e non mi appartenevano più, relazioni che con il tempo non si erano rigenerate, modalità di approccio alla vita troppo lontane da ciò che più profondamente ambivo e desideravo, un’attività lavorativa durata 15 anni ma in cui ormai non mi riconoscevo e sono nate tantissime cose nuove: amicizie, percorsi in profondità condivisi, idee, prospettive, amore profondo e fiducia per ciò che la vita ci propone ogni giorno. Sono nate divenendo Guida Ambientale Escursionistica. Una grande passione verso la natura – ha dichiarato Massimiliano Guiducci – e verso ciò che “In cammino” si può trovare, ritrovare o a volte scoprire.

Parallelamente poi ho intrapreso anche il mio percorso personale all’interno della Fondazione Nuova Specie, che ho conosciuto grazie al disagio manifestato da mia sorella Meris dall’ aprile 2012. Ed allora con un’altra Guida, Gaetano Pascolla,  è nata l’idea di dar vita al progetto “Procedere Incerto” con il quale, all’interno della Fondazione ci occupiamo dell’organizzazione di escursioni, cammini, settimane intensive a contatto con la natura e molto altro. Cammini inclusivi in grado di creare il contatto diretto tra chi vive una situazione personale di disagio diffuso e la natura, stimolando così nella persona interesse per il dono della vita. Di Procedere Incerto è parte la filosofa Barbara Loiacono, Responsabile del Centro di Documentazione della Fondazione.  

Procedere Incerto è un’esperienza Lenta, Incerta, Dubbiosa, Inedita, Aperta, così ci piace definire alcuni degli ingredienti che si possono vivere durante i nostri progetti in cui accompagniamo tutte le persone desiderose di mettersi in viaggio profondo ma anche a fare dei passaggi di crescita personale.

Durante le escursioni ed i cammini, con queste persone incontriamo l’ambiente naturale fatto di bosco, sentiero, mulattiera, radura sulla quale stendersi a guardare le stelle”.

Ecco cosa accadrà il 28 Giugno – appuntamento per tutti alle ore 16 e 30 ai Mosaici di San Giusto, poi cammino lungo la Francigena ed arrivo al Villaggio per Mosaikaos che sarà illustrato direttamente da chi il disagio psichico lo vive.

Il cammino inclusivo che condurrà dai Mosaici del V Secolo salvati dagli archeologi all’opera Mosaikaos realizzata con le loro storie da ben 300 mosaicisti provenienti da tutto il Mondo, il 28 Giugno da Lucera a Troia ed in mezzo ci sarà la Via Francigena del Sud.

“Avremo tutti insieme: i 300 mosaicisti provenienti da tutto il mondo, ognuno con una sua storia importante di disagio diffuso, con chi invece questo disagio non lo ha ma vuole semplicemente conoscere e camminare. Il 28 Giugno alle ore 16 e 30 partiremo per la prima volta dando vita a questo cammino inclusivo.  Dinanzi ai nostri occhi avremo i Mosaici di San Giusto risalenti al V Secolo. Già quella di questi Mosaici è una storia straordinaria perché scampati al pericolo del dissesto idrogeologico.  Si tratta di Mosaici risalenti all’epoca tardo antica  trovati tra i comuni di Troia, Lucera e Foggia in un sito oggi coperto da migliaia di metri cubi d’acqua dell’invaso del torrente Celone ma che grazie al lavoro degli archeologi sono stati recuperati e messi in sicurezza. Mosaici di una Villa Romana e di una Chiesa Paleocristiana. Grazie al proficuo confronto ed alla collaborazione tra Soprintendenza – ha continuato Guiducci – Università e comune di Lucera questi pregevoli mosaici hanno ora una collocazione visitabile proprio nella città di Lucera. Saremo in cammino continuo andando dai Mosaici del V Secolo al Mosaico che sintetizza le storie personali di chi l’ha realizzato. Ben 6000 tessere, numerose scene, tante storie ed inoltre il cammino sarà lungo la Via Francigena del Sud. Da opere di 1500 anni fa passeremo all’opera ultimata il 28 Giugno da chi il disagio diffuso lo ha vissuto per tossicodipendenza, per sindrome psichiatrica, autistici, ma anche tante persone che ancora un disagio “certificato” non ce l’hanno”. Arriveremo dunque all’interno del Villaggio Quadrimensionale creato la mano d’opera di migliaia di persone provenienti da tante Nazioni”.

Il cammino è sempre più una terapia

“Negli ultimi anni si parla molto di cammino terapeutico o di montagna terapia e, noi di AIGAE, crediamo che le potenzialità di una riconnessione degli individui con l’ambiente naturale siano portatrici – ha dichiarato Giuseppe Flore, Coordinatore delle Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE della Puglia – non solo di una maggiore consapevolezza rispetto al nostro impatto sugli ecosistemi, ma anche di una migliore relazione con noi stessi e all’interno di famiglie ed istituzioni. In questo il Procedere Incerto è una piacevole novità che vogliamo sostenere nel suo percorso e siamo contenti che parta proprio in Puglia e, nello specifico, in un territorio le cui coordinate non sono tra quelle più gettonate dai flussi turistici, ma che è ben vocato per una fruizione lenta e ad alto tasso di umanità”.

Ecco cosa è la Fondazione “Nuova Specie”:

“Il 25 Febbraio del 2011 nasce in Puglia la Fondazione Nuova Specie onlus, per raccogliere l’eredità della teoria-prassi del dr. Mariano Loiacono, epistemologo globale, fondatore del Metodo Alla Salute, psichiatra, psicoterapeuta, per quarant’anni direttore del Centro di Medicina Sociale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Foggia dove, in anteprima mondiale, si è interessato di Disagio Diffuso interpretato alla luce della Epistemologia Globale.

La Fondazione, di cui è Presidente il dr. Mariano Loiacono, ha già ricevuto il riconoscimento di “Persona Giuridica” da parte del Ministero dell’Interno – ha dichiarato Raffaele Cimetti, Vice Presidente della Fondazione – ed è iscritta al n. 429 della Prefettura di Foggia.

Le attività e iniziative della Fondazione si esplicano attraverso il Progetto Nuova Specie che è articolato in tre sezioni, pienamente integrate dal punto di vista teorico e prassico.

  1. Il Metodo Alla Salute che tratta il Disagio Diffuso attraverso dinamiche di vita che coinvolgono i vari Codici di un individuo: il Codice Bio-organico, o delle sensibilità-emozioni profonde; il Codice Analogico, o del corpo, quale intermediario tra interno-esterno; il Codice Simbolico-razionale o delle rappresentazioni. Attivando forti dinamiche (“code-storming”) tra i vari tipi di disagio sintomatico e asintomatico, il Metodo Alla Salute non prevede l’utilizzo di psicofarmaci o sostanze psicoattive sostitutive. Il Metodo Alla Salute, unitamente al nuovo punto di vista che ne è alla base (Quadrimensionalismo ed Epistemologia Globale), è attualmente presente in quasi tutte le regioni italiane tramite le Associazioni Alla Salute che lo applicano nel proprio territorio. Di questa prima sezione fanno parte anche le “Conv.Inte.”, cioè i progetti di Convivenza Intensiva, quali il Progetto “Rainbow” (progetto di convivenza intensiva per situazioni psicotiche e non), il Progetto “La Finestra di Babich” (progetto di convivenza intensiva per sole donne), il Progetto “Evviva” (progetto di convivenza intensiva per soli uomini), il Progetto “Home” (progetto di convivenza intensiva fine settimanale nella propria abitazione), il Progetto “Mi ricovero a casa mia” (progetto di convivenza intensiva per situazioni psicotiche nel proprio contesto di appartenenza e nucleo familiare), il Progetto di convivenza intensiva estivo e ultima novità il “Procedere Incerto”.
  2. L’Epistemologia Globale e il Quadrimensionalismo: un Codice teoria-prassi globale messo a punto dal dr. Loiacono, col quale rivisitare integrare-innovare le discipline di conoscenza e le istituzioni ordinarie. Fanno parte di questa sezione i corsi di formazione su tematiche varie (sessualità, adolescenza, comunicazione-relazione, dinamiche di gruppo e di vita, unità didattiche, mistica, rapporto genitori-figli, coppia, gravidanza, organismo e organi, ecc.); il progetto di “Scholè Globale”, di cui fa parte il Coordinamento Nazionale G.E.I.P.E.G. (Genitori Educatori Insegnanti Progetto Evolutivo Globale) con una ricca sperimentazionenazionale de “Il Cerchio Magico” in scuole elementari e medie; il “Centro Documentazione, Formazione e Ricerca”.
  3. Gli ambiti di ricerca sull’Insieme Femminile-Maschile, la Ricerca dei Me.Me. (Mediatori Metastorici) in tutte le etno-culture; la ricerca metastorica globale per equilibri avanzati ed evolutivi”.

Da Masseria a Villagio per disagio diffuso, nasce nella città di Troia. La trasformazione realizzata da quelle persone che il disagio lo hanno vissuto.

“Nel 2013 la Fondazione Nuova Specie onlus, nata nel 2011e che con la sua attività e con l’ausilio di importanti esperti studia il disagio diffuso, ha acquistato un lotto di terreno di estensione pari a circa 8500 mq, collocato all’interno della Zona PIP del Comune di Troia, nella fascia urbanisticamente destinata a servizi sociali. All’interno del lotto sorgeva una vecchia masseria, la cui costruzione risale alla fine dell’Ottocento. Noi abbiamo trasformato la masseria in un’ottica di integrazione tra nuovo e antico. La vecchia stalla, attualmente, è stata completamente rivisitata ed ampliata per realizzare una grande sala, denominata “Sala della Teofondità”, con una capienza di oltre 200 persone – ha dichiarato Raffaele Cimetti, Vice Presidente della Fondazione – e destinata ad attività formative e didattiche. La sala rappresenta il cuore del complesso ed articolato organismo delle attività all’interno del percorso socio-educativo di cui la Fondazione Nuova Specie è oggi espressione.

Sempre nello stesso terreno, la Fondazione Nuova Specie onlus ha realizzato un edificio completamente nuovo, destinato ad accogliere sul breve e lungo periodo persone in trattamento, denominato “Foresteria”.

Il villaggio ospita anche una serie di opere artistiche ed architettoniche di grande valore, per il loro pregio e per le storie delle persone che le hanno ideate e realizzate. Alcune, come il Mosaikaos e i Planetari, sono state appena ultimate ed il 28 Giugno le presenteremo alla stampa per la prima volta dopo un cammino inclusivo. All’interno dell’Albero della Vita raffigurato nel Mosaikaos di Troia troveremo tante fasi delicate del vissuto umano come il procedere incerto ma anche la speranza ed ecco i piedi simboli del cammino o ancora le pietre di mare, la conchiglia di san Giacomo ed un TAU giallo, simboli rispettivamente del cammino di Santiago e del Cammino di San Francesco. Un Mosaico di ben 6000 tessere tutto realizzato, con antiche tecniche musive, da persone che il disagio diffuso l’hanno vissuto e lo vivono con storie personali importanti e delicate. Sulla volta della Sala nella quale sarà possibile ammirare il Mosaico pavimentale, avremo due planetari dell’artista milanese Rachele Amadori che rappresenteranno il cielo stellato visto dai due emisferi e che il 28 Giugno aggiungeranno ulteriore magia ed atmosfera con i loro giochi di luce i quali si rifletteranno sulle tessere del tappeto musivo. Sarà una grande emozione essere con loro sul cammino di San Francesco”.

Valentina e Cristian ad esempio stanno creando la Fontana dell’Eterno Ritorno.

“Questo lembo di Puglia poco frequentato dal turismo di massa sarà lo scenario di una camminata suggestiva che il 28 Giugno, partirà prima del tramonto e per buona parte sarà in notturna che condurrà lentamente, attraverso la via Francigena, dai mosaici di San Giusto, a Lucera, al Mosaikaos di Nuova Specie di Troia.

Il Mosaikaos non è l’unica opera artistica che trova spazio nel Villaggio Quadrimensionale che vedremo il 28 Giugno. In questi giorni due artisti artigiani di Urbania, Valentina Loffelholz e Cristian Orazi, con la collaborazione di altri volontari della Fondazione, stanno realizzando la fontana dell’eterno ritorno, che nelle parole della Loffelholz “è un’opera d’arte su 4 livelli che, attraverso i giochi d’acqua e di luce, riprende la teoria di Mariano Loiacono su un punto di vista globale ed affascinante dell’esistenza e dell’universo. L’acqua rappresenta la circolinfa, un flusso che attraversa l’esistenza – ha proseguito Cimetti – e l’Universo e arriva sino all’Infinito e poi torna a noi. Un omaggio alla circolarità della vita, così chiara in tutti i cicli naturali, ma che spesso smarriamo di vista quando si ha a che fare con la nostra esistenza e con la nostra responsabilità e piacere di rendere il nostro pianeta e non solo uno spazio capace di includere e per il quale creare cose nuove”.

Anche Valentina e Cristian che oggi hanno due figlie di 8 e 4 anni sono arrivati a quello che era allora il Centro di Medicina Sociale degli Ospedali Riuniti di Foggia per un percorso di crescita personale. Oggi Cristian oltre al suo lavoro di artigiano è anche coordinatore delle settimane intensive del Metodo alla Salute. Valentina invece, oltre a curare l’affido professionale per conto dei servizi sociali svizzeri per residenze in Italia di adolescenti problematici, è referente dell’organo Arte Globale della Fondazione e coordina anche il gruppo che sta lavorando al Muro dell’Utero PSI ed alle vetrate artistiche che troveranno spazio nella foresteria che può ospitare sino a 70 persone”.

Redazione

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