San Severo – L’ennesima bomba ha scosso la comunità di San Severo, nel Foggiano. I cittadini sono stanchi, hanno paura e vogliono sentirsi al sicuro.
Condividiamo una lettera di un sanseverese stanco della situazione in cui versa la sua amata città.
“Per usare la metafora famosa di un giovane giornalista Giancarlo Siani, ucciso a 26 anni dalla camorra, oggi 17 settembre, al risveglio dopo l’ennesima bomba carta verrebbe da dire che i cittadini si sentono come a “Fort Apache”.
Assediati da una criminalità che è diventata asfissiante, che toglie il respiro, che non fa vivere e fa paura. Campagne violentate, roghi notturni, microcriminalità diffusa e tanta delusione tra i giovani che a 18 anni devono fare una scelta: andare via per cercare di realizzare i propri sogni oppure rimanere per delinquere. Che bella prospettiva.
Presto si farà un nuovo vertice in Prefettura, si riunirà il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica: solite dichiarazioni, solite foto e poi? Arriveranno altri agenti? Come se fosse il numero di agenti di Polizia e Carabinieri a determinare le politiche educative, di sviluppo ed il welfare di una città.
Ovviamente nessuno ha la soluzione in tasca e non si tratta di un problema semplice. Ma se l’azione repressiva da sola ha dato i risultati che vediamo in termini di aumento della vivibilità (magari), forse è il caso di avviare altre iniziative.
Per esempio, come si è fatto per il Mosaico di San Severo, in cui si è creato un confronto tra tecnici, cittadini, esperti e giovani, per disegnare una nuova realtà urbana, perché non tentare la stessa strada per quanto riguarda la questione sicurezza e vivibilità?
Questo problema dovrebbe essere accattivante, invece fino ad ora sembra solo essere preso in considerazione ai margini di progetti di natura urbanistica ad esempio.
I nuovi amministratori ( i consiglieri comunali eletti a San severo alle elezioni del 2019) potrebbero tentare di imprimere una svolta alla questione. I consiglieri comunali di qualsiasi parte politica presenti per la prima volta in consiglio comunale potrebbero mettersi insieme e rompere certi schemi.
Vi siete candidati per cambiare la città? Bene cambiatela, ma davvero. Non fatevi prendere dalla bramosia del potere che costringe molti amministratori attuali, compreso ex sindaci, a lavorare in consiglio comunale solo per mantenere un elettorato utile a garantirsi la successiva elezione, piuttosto che lavorare per risolvere i problemi della città.
Neo consiglieri spezzate le catene che impediscono alla città di evolversi. Altrimenti non vi stupite se tra qualche anno diranno voi ” Quel consigliere è come tutti gli altri”.