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Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto, la grande bellezza a pochi chilometri da noi

A pochi chilometri da Foggia sorge un’antica e meravigliosa basilica, uno dei cardini dell’architettura romanica pugliese con caratteristiche influenze islamiche. Stiamo parlando della basilica minore di Santa Maria Maggiore di Siponto, comunemente conosciuta come basilica di Siponto, ovvero l’antica cattedrale di Siponto.

Negli ultimi anni questo gioiellino che occupa una superficie quadrata di circa 18 metri di lato, dedicato a Maria Santissima di Siponto, ha fatto molto parlare di sè per la spettacolare installazione in rete metallica ad opera dell’artista Edoardi Tresoldi grazie al quale è rientrata tra le migliori 10 installazioni al Mondo del 2016, secondo il prestigioso magazine di architettura Designboom. Questa suggestiva rete metalica ricostruisce in 3D l’antica basilica esattamente sopra i suoi resti.

Ripercorriamo la storia dell’antica basilica di Siponto

Nel lontano dodicesimo secolo a Siponto, piccola frazione di Manfredonia, fu costruita una chiesa romanica, la basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto, appunto. Di quella chiesa, però, restano oggi praticamente solo le sue fondamenta, vicine a una più recente chiesa medioevale.

La prima data documentata è quella del 1117, quando la chiesa venne solennemente consacrata e ci fu la reposizione delle reliquie di san Lorenzo Maiorano sotto l’altare maggiore. Si pensa che in quell’anno sia avvenuto il passaggio di consegne tra la nuova chiesa (questa) e la vecchia basilica paleocristiana (già basilica pagana ricostruita con la rete metallica), ridotta oggi a soli ruderi di interesse archeologico. La chiesa superiore sorgeva su quella inferiore, databile all’alto medioevo, costruita con i ruderi della vecchia caduta dopo un terremoto.

Oggi l’area di cui stiamo parlando è considerata un’area archeologica di grande rilevanza, testimone dell’importanza raggiunta dall’antica Siponto in epoca romana, quando era una colonia e un porto strategico della Regio II. Inoltre, l’antica basilica paleocristiana fu sede di una delle più importanti diocesi della Puglia.

Crediti Foto: Matteo Nuzziello

E’ stata rimaneggiata nel XIII secolo e successivamente è stata oggetto di importanti restauri, l’ultimo nel 1975. La facciata della basilica ha un portale di tipo pugliese (costruito probabilmente intorno al ‘200) adorno d’intagli, con baldacchino sporgente impostato su due elementi zoomorfi e sostenuto da due colonne su leoni.

L’interno, anch’esso restaurato nel 1975, è a pianta quadrata. Lo spazio centrate della basilica è limitato da quattro pilastri, congiunti da archi ogivali su cui si imposta la cupola. La mensa dell’altare maggiore è costituita da un magnifico sarcofago paleocristiano; sopra, una copia della Madonna col Bambino nella Cattedrale di Manfredonia. Attraverso una scala esterna, lungo il fianco sinistro della chiesa, è possibile scendere nella basilica inferiore.

Fonte: https://www.viaggiareinpuglia.it


Redazione

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