Cronaca

Bancarotta fraudolenta: coinvolto gruppo florovivaistico Ciccolella

Terreni, un capannone industriale in corso di costruzione, quattro appartamenti e relative pertinenze, crediti, disponibilità finanziarie e altri beni, per un valore complessivo di oltre 14,5 milioni di euro. È quanto i finanzieri del Nucleo della Polizia Economico-Finanziaria di Bari hanno sequestrato nelle province di Bari, Foggia, Treviso e Padova, nei confronti di due società con sede a Molfetta, a due indagati, nelle loro qualità di amministratore di fatto e di diritto delle imprese: una attiva nel settore della compravendita di immobili e dell’assunzione di partecipazioni; l’altra operante nel campo della progettazione, realizzazione e commercializzazione di impianti per la produzione di energia. Uno dei due indagati è l’amministratore di fatto Corrado Ciccolella, patron del noto gruppo omonimo, colosso della floricoltura in Puglia e il secondo amministratore di diritto (mero prestanome e presunta “testa di legno”) delle imprese.

L’accusa è di bancarotta fraudolenta, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, ricettazione e riciclaggio. Il provvedimento si inquadra nell’ambito di più complesse indagini di polizia giudiziaria sulla gestione di molteplici società riconducibili a uno stesso “centro di interessi” familiari, attive nel settore florovivaistico e di produzione di energia. In particolare, gli immobili e i crediti oggi sequestrati costituivano asset aziendali oggetto di un’operazione societaria avvenuta tra due società molfettesi coinvolte nella vicenda giudiziaria. La complessiva ricostruzione dei rapporti intercorsi fra le varie imprese coinvolte avrebbe consentito di accertare la corresponsione di circa 30 mila euro al “prestanome” utilizzato per perfezionare l’operazione societaria in esame.