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EDITORIALE – Quando il colpevole ha solo 17 anni

Foggia – “I bambini non si toccano!”. Quante volte avrete sentito pronunciare queste sacrosante parole. Su questo siamo tutti d’accordo, è un dato di fatto. Ebbene, evidentemente non tutti la pensano così. Qualche balordo, infatti, ha pensato bene di intrufolarsi in un asilo nido per rubare, non curante della concreta possibilità di traumatizzare i bambini intenti a vivere la loro infanzia spensierata.
Per rubare, dicono. Rubare poi cosa in un asilo nido? Forse delle forbici dalla punta arrotondata? o dei colori a cera?
E’ chiaro, mi riferisco all’episodio, o per meglio dire gli episodi, accaduti di recente all’interno dell’asilo Angela Fresu di via Consagro.
I Carabinieri hanno svolto egregiamente il loro compito, individuando uno degli autori del gesto. Si tratta infatti di un 17enne, già gravato da diversi precedenti. Quando un ragazzino, anch’egli poco più di un bambino, rischia di spaventare altri bambini c’è da chiedersi di chi sia la colpa.
Già, è semplice dire è colpa sua. In realtà, sappiamo benissimo che si tratta di una colpa da dividere in parti uguali. Quale società, quali genitori, lasciano un ragazzo così allo sbando. Quale futuro può avere un ragazzo che non studia e passa la sua gioventù nelle aule di un Tribunale? Forse c’è da farsi qualche domanda, capire in che direzione stiamo andando e cogliere il segnale che questi episodi ci forniscono.
Lo Stato latita, è vero, ma è proprio dove lo Stato latita che noi cittadini dobbiamo intervenire cercando di indirizzare verso la giusta strada chi si è perduto. Oggi abbiamo tutti la coscienza sporca, non solo quel ragazzo che ruba da anni, ma anche educatori, genitori e semplici cittadini che hanno purtroppo fallito il loro compito più grande: quello di indirizzare i più piccoli verso legalità e giustizia.
 

Redazione

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