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Anche Sant’Agata di Puglia ha la sua bibliocabina, nuovo rifugio dei lettori

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Sant’Agata di Puglia – Avete mai sentito parlare delle bibliocabine? Da qualche anno i vecchi telefoni pubblici hanno cambiato look, si sono trasformati in bibliocabine, piccole biblioteche pubbliche di strada che stanno spuntando come funghi in giro per il mondo. Anche tra i Monti Dauni, nel piccolo comune di Sant’Agata di Puglia, ha fatto capolino una bibliocabina.

Il piccolo centro in provincia di Foggia, quest’estate ha ricevuto il riconoscimento di “Città che legge 2018/19” dal Ministero per i Beni culturali ed il Turismo, e già dal 2015 fa parte del circuito culturale “Borghi della Lettura”. Insomma la “Loggia delle Puglie” ama i libri e la lettura e lo dimostra.

Nella piazza centrale del paese una vecchia e abbandonata cabina telefonica è diventata un’innovativa bibliocabina, ossia un luogo dove poter soffermarsi a leggere un buon libro, prelevarlo e portarlo a casa, oppure depositarne uno per lasciare che altri lettori possano apprezzarlo. Pochi metri quadri nei quali perdersi tra copertine colorate, antichi libri impolverati, storie d’avventura, racconti di amori perduti, mondi immaginari e fantastiche leggende.

Le bibliocabine, piccole librerie da marciapiede

Riqualificare gli spazi urbani permettendo a chiunque di viaggiare con la fantasia grazie ad un libro è possibile. Una volta Clark Kent per potersi trasformare in Superman doveva entrare in una cabina telefonica, ma da oggi niente più Superman, né telefoni fissi: i nuovi ospiti delle cabine sono i libri. Qualche mese fa vi abbiamo parlato della bibliocabina di Mattinata,  la biblioteca a cielo aperto nata nel giardino del MAD Mall, in via Torquato Tasso, diventata un punto di scambio di libri e fumetti.

Il primo esempio di “riuso culturale” tramite bibliocabina in Italia è stato quello di Arona, in provincia di Novara. Si sono accodate poi Medicina (Bologna) e Cerveteri (Roma), fino a diffondersi ormai in moltissime città italiane.

Le bibliocabine sono un progetto basato sul principio del riciclo e della condivisione. Leggere non fa male, condividere libri è un modo per mantenere viva la cultura e creare una vera e propria rete di scambio culturale. Incontrarsi in un bar e chiacchierare liberamente sull’ultimo libro letto, piuttosto che sull’ultima partita di calcio vista in TV, oggi non sembra poi così tanto un’utopia.

Dovremmo nutrirci di libri, in ogni momento della giornata, ovunque, sul treno, a casa, alla fermata dell’autobus, al tavolino di un bar e, perchè no, in una vecchia cabina telefonica in disuso che ha tante storie da raccontarci.

 

 

 

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