Anche a Foggia limite di velocità a 30 Km/ora: la proposta è di Angiola
Mozione alla Giunta affinchè anche a Foggia venga adeguato il limite di velocità sull e strade urbane a 30 km l'ora
I consiglieri comunali Nunzio Angiola e Stefania Rignanese hanno presentato una mozione al Sindaco e alla Giunta perchè anche a Foggia sia adottato il limite di trenta chilometri all’ora.
“Le ragioni che motivano questa nostra iniziativa – scrive Angiola in una nota – sono svariate: il 73,4% degli incidenti stradali in Italia avviene sulle strade della rete urbana e la velocità elevata è la terza principale causa; la distanza di arresto (reazione più frenata) se si va a 30 km/h è di 13 metri sul manto stradale asciutto, mentre a 50 km/h la distanza di arresto è più che doppia (28 metri); andando a 50 km/h, il conducente ha un campo visivo che copre meno della metà di quello a 30 km/h, ne deriva che la capacità per un conducente di rilevare un pericolo potenziale sulla strada o ai lati della strada si riduce pericolosamente con l’aumento della velocità; se si riduce la velocità da 50 km/h a 30 km/h, si riducono drasticamente le emissioni inquinanti, fino al 37,8% per la CO2 e fino al 78,8% per gli ossidi di azoto (NOx); anche altri studi confermano che abbassando il limite di velocità nel centro urbano da 50 a 30 km all’ora, le emissioni di CO2 al secondo passano da 2,2 grammi al secondo (picco di emissione) a 50 km/h fino a 1 grammo al secondo a 30 km/h, praticamente dimezzandosi; se un pedone, un ciclista o un motociclista vengono travolti da un’auto che viaggia a 30 km/h, la probabilità di sopravvivenza è del 90%, che è simile al rischio di morire cadendo dal primo piano di un edificio. Se, invece, l’incidente avviene con un’auto che procede a 50 km/h o più, la possibilità di sopravvivenza scende intorno al 20%, paragonabile a una caduta dal terzo piano; andando in città a 30 km/h si percorrono 4,5 km impiegando 2 minuti in più rispetto ai 50 Km/h, differenza che si riduce a 8 secondi nelle ore di punta; abbassando la velocità da 50 a 30, il livello di rumorosità scende di 3 decibel che corrisponde in termini di percezione del rumore ad un dimezzamento del traffico urbano; si riduce la dipendenza dalle automobili. I cittadini, in presenza di un abbassamento della velocità sono più propensi ad andare a piedi o ad utilizzare biciclette o altri velocipedi; in presenza di una città più vivibile e confortevole, i cittadini sono portati ad utilizzare e valorizzare gli spazi pubblici comuni. Si restituisce in questo modo più spazio cittadino alla socialità; riducendo la velocità da 50 a 30 km/h si riducono i morti e i feriti, di conseguenza si può registrare un risparmio significativo in termini di danni ai veicoli, delle spese legate alla manutenzione stradale, per non parlare dei rilevantissimi costi sanitari; come effetto collaterale si riduce il numero delle truffe alle assicurazioni, piuttosto diffuse dalle nostre parti; abbassando la velocità da 50 a 30 km/h diventa possibile recuperare una parte della carreggiata, dai 20 ai 50 cm in media, che possono essere destinati ad altri usi, come l’allargamento dei marciapiedi, creazione di piste ciclabili per favorire la multimodalità e la mobilità attiva, la creazione di aiuole, di sistemi di Bus a Rapido Transito (BRT), ecc.”.