Acqua pubblica, la Regione approva legge per partecipazione dei Comuni in AQP
In Puglia, l’acqua resta pubblica ed anche la sua gestione. Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato una legge che, non solo conferma la natura pubblica del bene acqua, ma ne affida il pieno controllo ai cittadini pugliesi attraverso la partecipazione, nel capitale di Acquedotto Pugliese, della Regione Puglia e di tutti i Comuni pugliesi. Una direttiva UE prevede che al termine della scadenza della concessione dello Stato ad AQP, fissata per il 31 dicembre 2025, il servizio idrico venga messo a gara. Altissima l’esposizione alla privatizzazione. Per evitarlo la Regine Puglia ha varato una legge che prevede la cessione ai Comuni di una parte delle azioni di AQP, attualmente detenute al 100% dalla Regione Puglia. Sarà l’AIP (Autorità Idrica Pugliese) a scegliere la soluzione migliore nell’esclusivo interesse dei cittadini pugliesi, compresa quella dell’affidamento a società in house partecipata, appunto, dagli enti locali, preservando la totale natura pubblica della gestione dei sevizi idrici.
“Oggi è una grande giornata – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – perché il Consiglio regionale della Puglia ha approvato una legge che consentirà all’acqua pugliese di rimanere pubblica. Due volte pubblica. Innanzitutto perché l’acqua è di tutti. Pubblica perché distribuita da Acquedotto Pugliese che sarà alleato dei comuni di tutta la Puglia. Quindi acqua garantita a prezzi assolutamente bassi, tra i più bassi d’Italia, nonostante l’impiego dell’energia e degli impianti che servono per trasportarla qui in Puglia”
L’assessore Piemontese, nell’esortare a completare il procedimento legislativo, ha richiamato la necessità di affrontare tempestivamente la situazione che si determinerà alla scadenza della concessione per legge della gestione del Servizio Idrico Integrato in capo ad Acquedotto Pugliese SpA, prevista per il 31 dicembre 2025 e ormai improcrastinabile.
“Una tappa storica con cui proteggiamo una grande realtà industriale di livello europeo come Acquedotto Pugliese, il suo know how, gli investimenti che sta realizzando per rimodernare la rete idrica e fognaria più grande d’Europa e per tutelare il nostro mare potenziando i depuratori, il valore dell’acqua bene pubblico confermato da oltre 26 milioni di italiani nel referendum popolare del 2011.l”, ha detto l’assessore regionale alla Risorse Idriche, Raffaele Piemontese, che ha guidato dai banchi del governo il denso dibattito che ha portato, stamattina, all’approvazione della legge regionale