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Accadia, Rione Fossi: la città fantasma dei Monti Dauni

Accadia – Avete mai sentito parlare del Rione Fossi di Accadia? La sua antica denominazione era “Fossa dei Greci” e deve questo suo nome al alle grotte preistoriche in cui vivevano gli “Orfici”, ossia gli eremiti.
Il nucleo medievale di Accadia venne abbandonato in seguito al terremoto del 1930 e oggi risulta disabitato. Questo antico rione è un luogo incantato in cui il tempo sembra essersi fermato e tutto aleggia in una dimensione di eterno presente.
Durante il periodo romano, questa zona, fu un importante luogo di culto. Si potevano ammirare meravigliosi e ricchi templi pagani e dimore sacerdotali; nel Medioevo, invece, questo meraviglioso luogo dauno divenne una vera e propria fortezza.
Questo piccolo villaggio fantasma con le sue stradine strette, i vicoli tortuosi, le antiche abitazioni medievali e i resti delle piccole chiese. Le vecchie case sono raccolte attorno alla monumentale chiesa matrice dei Santi Pietro e Paolo, risalente all’epoca bizantina.
La parte più antica del Rione Fossi si sviluppa sul versante roccioso, nella parte più a valle, con case scavate nella roccia come quelle che spuntano a capolino tra i caratteristici Sassi di Matera.
All’interno del borgo si possono ammirare anche i resti del palazzo ducale. Di fianco all’antico Arco di Porta di Capo, che era un tempo la porta d’accesso al borgo, vi è una piazzetta intitolata al Cancelliere Ranuccio Zannella, eroico difensore di Accadia durante l’assedio del 1462.
Tutto tace, domina l’abbandono e la vegetazione tra le antiche casette bianche in pietra e le stradine a forma di chiocciola. Un’atmosfera suggestiva, quasi da film, affascinante e travolgente che vi lascerà con il fiato sospeso.
Fonte: viaggiareinpuglia.it

Redazione

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