Spettacolo

A Foggia sbarca ‘Showtime’, il progetto della Compagnia Chierici-Cicolella

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Sbarca a Foggia ‘Showtime’, il progetto della Compagnia
Chierici-Cicolella, col Teatro Nazionale di Genova, che andrà in scena i
prossimi sabato e domenica, 18 e 19 marzo, sul palco del Teatro della
Polvere di via Nicola Parisi a Foggia. Si tratta della prima serie-tv
con epilogo a teatro, nata in piena epoca Covid, che dal suo debutto ad
oggi ha riscosso enorme successo di pubblico e critica. Scritta, diretta
e interpretata dal foggiano Luca Cicolella e dal collega Igor Chierici,
con il supporto di Primocanale e Teatro Nazionale di Genova, lo
spettacolo, ora in tournée, giunge nel capoluogo dauno.

Foggia torna quindi ad ospitare l’attore e regista foggiano Cicolella,
che proprio in collaborazione col Teatro della Polvere ha portato in
scena ‘Il Giorno del Girasole’ e ‘Gli Innamorati’ al Teatro Umberto
Giordano. “Sono felicissimo di tornare in scena nella mia città, con il
collega Igor e con Showtime, uno spettacolo che per la sua natura si
adatta perfettamente agli spazi del Teatro della Polvere, anche per la
stretta vicinanza col pubblico”, ha spiegato Cicolella. “È un progetto a
cui teniamo particolarmente e sapere che più passa il tempo più c’è
voglia di vederlo ci onora immensamente. Lavorare a questo spettacolo e
alla sua serie tv è stato per noi bellissimo e difficilissimo. Parliamo
di kanun, di caporalato, dei social network e dei loro pericoli, ma
soprattutto di confronto umano e diversità culturali. Inoltre abbiamo
avuto occasione di coinvolgere tanti attori di talento e di sperimentare
qualcosa di mai visto prima”.

“Molti potrebbero scoraggiarsi all’idea di dover guardare
necessariamente una serie-tv per poi dover andare a teatro: nel nostro
azzardo abbiamo considerato anche questo”, aggiunge Chierici. “Lo
spettacolo teatrale può essere visto anche senza guardare la serie-tv. E
la serie tv può essere guardata sia prima che dopo lo spettacolo: è un
contenuto extra. Lo spettatore può scegliere se indagare sul passato dei
protagonisti che, però, in carne ed ossa potrà vedere solo a teatro”.
“Showtime” è una tragedia moderna, e come in tutte le tragedie
l’antefatto è fondamentale: una mini-serie in 5 puntate fa da prequel
allo spettacolo dal vivo, per appassionare e affezionare il pubblico ai
personaggi di una storia che, sulle tavole di legno, prenderà una piega
totalmente inaspettata e dirompente. Tutto ruota attorno ad Adrian, un
giovane uomo albanese disposto a tutto per vendicare l’onore della sua
famiglia attraverso la ‘gjakmarrja’, la vendetta di sangue prevista dal
Kanun, antico codice di diritto consuetudinario ancora in uso in alcune
zone del suo Paese. Suo fratello Arber è stato assassinato in Italia da
Vittorio, facoltoso e noto imprenditore, che viene scagionato per
legittima difesa: Arber era un ladro che si era introdotto nella sua
proprietà, aggredendolo.

Adrian sostiene motivazioni differenti sull’accaduto e quindi
sull’innocenza del fratello, vittima a suo dire di ingiustizie e
caporalato da parte di Vittorio. Così, Adrian rapisce Filippo, noto
influencer e figlio di Vittorio, costringendolo ad ammettere la verità e
la colpevolezza del padre sui social, in diretta nazionale, prima di
giustiziarlo per attuare la vendetta trasversale. Ma proprio mentre il
crudo confronto si consuma in onda davanti a migliaia di spettatori del
web, Filippo ormai alle corde rivela ad Adrian la ancor più torbida e
sconvolgente verità sull’accaduto, che cambierà ogni prospettiva.

Una storia di onore e vendetta, scatenata da un mistero che nasconde
differenze e radici culturali tanto profonde quanto paradossalmente
simili tra loro. Una profonda riflessione sugli esseri umani e la loro
sempre più inevitabile propensione alla guerra, a discapito del dialogo
e del confronto sociale.

 

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