š§š¢š„š„šš ššššš¢š„š ā Dopo il grande successo della tappa di Pietramontecorvino Premitour si sposta a Torremaggiore. Lāeducational itinerante che promuove la cultura dellāolio EVO in tutte le sue cultivar tipiche DOP del nord della Puglia varca le mura del castello ducale e il 22 settembre alle 18 vedrĆ un interessante confronto sullāimportanza della filiera olivicolo olearia āPeranzanaā a poche settimane dallāinizio della nuova campagna produttiva. Il tema della serata, āOliva e Olio evo Peranzana: qualitĆ , sapori e cultura dellāAlta Dauniaā, abbraccerĆ diverse tematiche: dalla qualitĆ delle produzioni allāanalisi sensoriale, sino alla cultura, elemento di unione tra storia e tipicitĆ ed espressione di un territorio fortemente vocato allāattivitĆ agricola. La serata si chiuderĆ con la presentazione di uno show cooking a cura dello chef Matteo Pipoli. PremiTour ĆØ unāiniziativa, promossa dallāassociazione Only Food con il supporto della Regione Puglia ā Dipartimento Sviluppo Economico ed ĆØ organizzata in collaborazione con lāOP Peranzana Alta Daunia e il Comune di Torremaggiore.Ā
šš šš¢š”š©ššš”š¢. Diversi gli interventi in programma nel castello ducale: dopo lāapertura dei lavori affidata a Nazzario DāErrico (presidente dellāOP Peranzana), a Emilio di Pumpo, sindaco di Torremggiore, a Giuseppe Lipartiti (presidente del Consorzio Peranzana Alta Daunia), allāassessore alla cultura Enzo Quaranta e alla progettistaĀ del PremiTour Ilenia Diana, relazioneranno Tomasso Loiodice, presidente Unapol, Alfredo Marasciulo, capo panel olio dellāUniversitĆ di Bari e Michele Clemente, presidente del Consorzio Olio DOP Dauno. Le conclusioni sono affidate alla senatrice Gisella Naturale, vicepresidente della IV commissione permanente, Politiche dellāUnione Europea. Modera Leonardo De Vita, dirigente dllāOP Peranzana.
šš š£šš„šš”ššš”š. LāOp Peranzana, da tempo impegnata in un programma di valorizzazione e qualificazione dellāoliva a duplice attitudine che, grazie alla richiesta di riconoscimento della Dop āAlta Daunia Peranzanaā ā ormai al vaglio della Commissione Europea ā potrebbe rappresentare per lāintero territorio un volano di crescita socio-economico e legittimare la qualitĆ organolettica e nutrizionale di una cultivar che si pregia di un processo produttivo al naturale (in salamoia) molto apprezzato dai mercati.
Con un consumatore quasi sempre ignaro di quello che acquista, lāorigine, la tracciabilitĆ e la genuinitĆ del prodotto rappresentano requisiti sicuri atti a garantire sicurezza alimentare e tutela della sua salute. In un mercato globale in cui le tradizioni e la cultura contadina trovano sempre meno spazio, le produzioni tipiche rivestono unāimportante testimonianza del patrimonio culturale e rurale che tanto ha contribuito alla crescita del territorio.