Teatro Dalla, cartellone di pregio con Francesco Pannofino, Luca Bizzarri, Paolo Sassanelli, Francesco Acquaroli, Emilio Solfrizzi

MANFREDONIA – La nuova stagione di prosa del Teatro Comunale “Lucio Dalla” di Manfredonia, “respIRA”, è pronta  ad alzare il suo sipario. Il cartellone, ideato e sostenuto dal Comune di Manfredonia, da Puglia Culture e da Bottega degli Apocrifi, con il supporto del Ministero della Cultura e della Regione Puglia; partirà a metà novembre e proseguirà fino al prossimo aprile 2026.

respIRA”, che proporrà ben quindici appuntamenti con la prosa, partirà il 15 novembre con “Novecento”, una rilettura del celebre monologo di Alessandro Baricco a trent’anni dal suo debutto. Il testo, scritto da Baricco per Gabriele Vacis e Eugenio Allegri, verrà riportato in scena dallo stesso regista torinese e dagli attori di PoEM in un racconto che ripercorre la storia e la fortuna dello spettacolo e, parallelamente, quella del pianista nato sull’oceano. 

Mercoledì 10 dicembre, invece, spazio a un titolo internazionale: “Diciassette cavallini” dell’attore e drammaturgo Rafael Spregelburd. Lo spettacolo, che prende spunto dal mito di Cassandra, viene affrontato in due tempi opposti: una Cassandra contemporanea afferma di poter prevedere le disgrazie future, mentre la psicoanalista cerca di smontare ogni sua certezza: chi avrà ragione?

Sabato 13 dicembre sul palco del “Dalla” arriveranno tre attori italiani amatissimi come Francesco Pannofino, Francesco Acquaroli e Paolo Sassanelli con “Rosencrantz e Guildenstern sono morti”, classico teatrale contemporaneo di Tom Stoppard, per la regia di Alberto Rizzi. 

Gli ultimi e i primi dell’anno al “Dalla” si festeggeranno in danza. Quattro appuntamenti, infatti, impreziosiscono uno speciale focus dedicato alla danza contemporanea. Domenica 28 dicembre 2025 si parte con “Cappuccetto rosso” per la regia di Michelangelo Campanale; domenica 28 dicembre e lunedì 29 dicembre i “Contrappunti dall’Oceano” di Livia Bartolucci e Prem Sergio Tosi; martedì 6 gennaio 2026 “Flora” del Duo Kaos (condivisa con la stagione “con gli occhi aperti”), mentre mercoledì 28 gennaio 2026 chiude il focus “Pietas” di Interno5

Il 12 gennaio 2026 l’appuntamento è con Luca Bizzarri e Francesco Montanari in scena con “Il medico dei maiali”, testo e regia di Davide Sacco. Il 18 febbraio ritorna a Manfredonia Emilio Solfrizzi con una sua particolarissimo “Anfitrione” di Plauto. 

Il 27 febbraio, invece, il tradizionale appuntamento con la drammaturgia di Eduardo De Filippo si rinnova grazie alla rilettura di “Ditegli sempre di sì”, firmata dal giovane Domenico Pinelli a quarant’anni dalla morte di De Filippo. 

A marzo due appuntamenti importanti con la proposta contemporanea: l’8 marzo andrà in scena “Il fuoco era la cura”, l’attesissima rilettura di “Fahrenheit 451”Ray Bradbury della compagnia Sotterraneo. Per la regia di Sara Bonaventura, Claudio Cirri e Daniele Villa, lo spettacolo attraversa e ripropone liberamente questo libro eretico, lo consuma come si fa con un testo amato, letto mille volte e trascinato in mille luoghi: lo sporca, lo dimentica da qualche parte e poi lo ritrova. 

Il 24 marzo, dopo il debutto a Spoleto e il successo lungo settimane nei teatri di Milano e Roma, arriva a Manfredonia il pluripremiato drammaturgo e attore palermitano Davide Enia con “Autoritratto”, una tragedia e un’orazione civile che riavvolge il filo delle vicende di Cosa Nostra avvenute in Sicilia, e in particolar modo a Palermo, attraverso un’accurata analisi personale e collettiva lunga trent’anni. 

Sempre per la scena del contemporaneo, mercoledì 1º aprile 2026 Andrea Baracco porta in scena “Mephisto. Romanzo di una carriera”, tratto dal romanzo di Klaus Mann. 

Passato e futuro si legano in maniera indissolubile in “Sottosopra” della Bottega degli Apocrifi che ritorna in scena a quasi vent’anni dal suo debutto all’interno di Cantiere Apocrifi 25. Lo spettacolo, in scena l’11 aprile 2026 per la regia di Cosimo Severo, racconta una ferita aperta e un conflitto irrisolto: la vicenda dell’Enichem di Manfredonia e la lotta delle donne per salvare la città sottosopra.

La chiusura della stagione, in programma giovedì 23 aprile 2026, è affidata a Liv Ferracchiati, fra le voci più interessanti della drammaturgia contemporanea italiana, artista associato del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, menzione speciale nel 2020 alla Biennale Teatro per la sua rilettura cechoviana di “La tragedia è finita, Platonov”. In questa stagione ritorna proprio a Čechov e a “Tre sorelle”, esplorando il senso di immobilità e il desiderio di cambiamento in chiave moderna. 

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