Strage di San Marco, La Salandra (FDI): “Quarta Mafia radicata e violenta, non si neghi la realtà”

FOGGIA – «Sono passati otto anni dalla strage di San Marco in Lamis – ricorda il deputato di Fratelli d’Italia e membro della Commissione parlamentare Antimafia, Giandonato La Salandra – quando furono brutalmente uccisi i fratelli Aurelio e Luigi Luciani, due agricoltori innocenti, probabilmente testimoni scomodi dell’agguato al boss Romito. Quel tragico episodio accese i riflettori sulla Quarta Mafia, radicata da decenni nella provincia di Foggia: un’organizzazione feroce, ma al tempo stesso profondamente intrecciata con l’economia locale e capace di condizionare i processi sociali».

La Salandra rinnova il ringraziamento alla “squadra Stato” e alle forze dell’ordine «sempre presenti e impegnate nella difesa della legalità e dei cittadini», ribadendo il sostegno di Fratelli d’Italia «alla normativa antimafia, patrimonio concreto lasciato da Giovanni Falcone».

L’esponente di FDI sottolinea come in Capitanata «non siano mancati condizionamenti, diretti e indiretti, che hanno reso necessarie misure dure ma indispensabili». E avverte: «La retorica e i giochi di parole non possono diventare strumenti per negare l’esistenza di un fenomeno che continua a pesare sulla vita e sul futuro del nostro territorio».

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