FOGGIA – La provincia di Foggia sta attraversando una delle fasi di siccità più critiche degli ultimi anni. Le scarse precipitazioni autunnali, unite a temperature insolitamente elevate, hanno aggravato una situazione già fragile dopo mesi di deficit idrico. Il risultato è un territorio assetato: invasi ai minimi storici, campagne in difficoltà e preoccupazioni crescenti tra agricoltori, istituzioni e consorzi di bonifica. Gli invasi che alimentano le campagne del Tavoliere – come Occhito, Capacciotti e San Giusto – registrano livelli nettamente inferiori alla media stagionale. La mancanza di piogge significative non permette il recupero delle scorte idriche, mettendo a rischio la prossima stagione irrigua.
Il Consorzio di Bonifica della Capitanata parla di una situazione “estremamente delicata”, al punto che non sono da escludere razionamenti o turnazioni già in primavera se il quadro non migliorerà. Il comparto agricolo foggiano, cuore economico della provincia, è il settore più colpito.
- Grano duro: le semine procedono a rilento; molti terreni sono troppo secchi per garantire germinazioni adeguate.
- Ortaggi autunno-invernali: irrigazione ridotta e costi in aumento stanno mettendo in crisi le aziende.
- Ulivi e vigneti: la mancanza d’acqua riduce la resa e peggiora la qualità.
Le associazioni di categoria lanciano l’allarme: se non arriveranno piogge consistenti entro poche settimane, la campagna agricola 2026 rischia di essere compromessa. Anche sul fronte civile arrivano segnali preoccupanti. Alcuni comuni dei Monti Dauni hanno già registrato disservizi e cali di pressione nelle reti idriche. L’Aqp invita alla riduzione dei consumi e al rispetto delle norme sul risparmio idrico.
Meteorologi e tecnici idrici concordano: la siccità non è più un evento straordinario, ma una condizione ricorrente. È necessario puntare su modernizzazione delle reti di irrigazione, riuso delle acque reflue depurate, riduzione delle perdite nei canali e negli acquedotti, nuovi bacini e sistemi di accumulo. Gli occhi ora sono puntati sulle prossime settimane: solo precipitazioni abbondanti e costanti potranno evitare un collasso idrico in primavera. Agricoltori e istituzioni attendono la pioggia come un’ultima speranza, mentre la provincia di Foggia continua a fare i conti con una siccità che sta riscrivendo gli equilibri ambientali ed economici del territorio.
