Puglia, aumentano le assunzioni ma calano i contratti stabili

Nel 2024, in Puglia, ci sono state 496.567 nuove assunzioni a fronte di 478.492 rapporti di lavoro cessati.

BARI – Nel 2024 in Puglia si sono registrate 496.567 nuove assunzioni a fronte di 478.492 cessazioni dei rapporti di lavoro. Tuttavia, i dati elaborati dalla Direzione regionale Inps e presentati a Bari durante l’evento “L’Inps rendiconta al territorio. Attività, analisi e dati economici sociali 2024” mostrano un quadro in chiaroscuro.

Rispetto al 2023, infatti, le assunzioni a tempo indeterminato sono diminuite, passando da 82.650 a 75.149, mentre crescono i contratti a tempo determinato, da 261.754 a 269.870. In lieve aumento anche le assunzioni part-time, salite da 238.663 a 240.304.

Sul fronte occupazionale, il tasso di occupazione regionale è salito dal 50,7% al 51,2%, mentre il tasso di disoccupazione è sceso dal 11,6% al 9,3%. Nonostante ciò, si registra un incremento nel ricorso agli strumenti di sostegno al reddito: le prestazioni per disoccupazione sono passate da 303.369 a 309.546, e i beneficiari di ammortizzatori sociali per sospensione del lavoro da 51.064 a 56.112.

Permane inoltre un marcato divario di genere. La retribuzione media giornaliera è di 85,8 euro per gli uomini e 62,8 euro per le donne, entrambe inferiori alla media nazionale (rispettivamente 107,5 e 79,8 euro).

Secondo l’Inps, i dati del Rendiconto “confermano una persistente disuguaglianza di genere nella Regione Puglia, in particolare per quanto riguarda i livelli occupazionali, la diffusione dei contratti a termine e part-time, le retribuzioni e i trattamenti pensionistici”.

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