Omicidio Marasco, Mascione: emergenza morale, la colpa è di tutti noi

Pietro Paolo Mascione,  poliziotto foggiano, premio Borsellino e presidente dell’associazione ‘Invisibili’, dopo l’omicidio di Francesca Marasco, ha espresso tutto il suo disagio e la sua rabbia con un lungo post sul suo profilo social. Durissimo il giudizio su Foggia “una città senza speranza di remissione. Concimaia di scarti di società che, come organismi unicellulari non conoscono altra lingua se non quella della violenza efferata, disumana…da macelleria”.
Mascione poi prosegue: “Franca, 72 anni, accoltellata come Francesco e come altri ancora che seguiranno il loro destino…martiri di un sistema fallace, bugiardo, vittime di uno Stato che tutela esseri immondi al pari di “figli”, fino a sentenza definitiva e, ancor meglio, li accoglie in un reinserimento quale premio per l’espiazione. Inutili le sterili passerelle se il linguaggio parlato non è lo stesso della strada: chi non lo conosce, non lo comprende. No, non chiedetemi di andarci su morbido o di essere diplomatico di fronte a questa porcilaia – prosegue Mascione addentrandosi in una analisi interessante e cruda – È stata assassinata una donna di 72 anni. Professionalmente ho respirato venti intrisi di morte ben più violenti di Foggia e, proprio dove spiravano questi, dove i proiettili viaggiavano come parole, mai si è verificato questo orrore perché mai “lo hanno concesso”. La funzione di deterrenza della ridicola e molle pena statale veniva presto supplita da un colpo di 45 alla nuca. Non faccio riferimento a codici criminali oscuri, a cui personalmente non credo, bensì ai limiti che ogni organizzazione criminale di spessore è consapevole di avere oltre i quali, varcata quella soglia, l’organizzazione stessa entra in cortocircuito con la popolazione e lo Stato decretando la sua autodistruzione a meno che la popolazione non costituisca parte dell’organizzazione stessa.
Penso che la vera emergenza non sia quella criminale bensì quella morale, quella che si scandalizza quando lo Stato utilizza il pugno duro, quella che fa sì che vengano giustificate e presto dimenticate queste vili azioni e, invece, puniti il tabaccaio o l’esercente che, vedendosi la morte correre su una lama, fanno ricorso ad altri espedienti di autotutela. La colpa è di tutti noi, di ognuno di noi. Ciao signora Franca, farai parte sempre dei miei ricordi.
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