Maximilian 2016: il successo di Max Gazzè a Cerignola

Dopo giorni di pioggia battente, la serata di chiusura della Festa Patronale della Madonna di Ripalta si riscontra un successone. Sotto l’imponente Cattedrale di Cerignola, San Pietro Apostolo, ecco aggregarsi in un’unica piazza buona parte dei cittadini di Capitanata e non solo. Alcuni in fila da ore, in compagnia del sorso di una buona birra e il morso di un’ottima focaccia, riconoscono il sound folk-acustico di Buva (Valerio Burchiccio), noto artista locale, che dà apertura al concerto. Ma poi di nuovo buio e d’improvviso luci di scena: un video simpaticissimo del Dalai Lamai (doppiato ovviamente), il quale annuncia con gioia che “figghiema si sposa” e poi lui, Max Gazzè. Così, subito dopo le ore 21.00, al seguito di una modesta attesa, la piazza si anima.

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Il Maximilian Tour 2016 si introduce a Cerignola con Favola di Adamo ed Eva  e con un paio di brani estratti dal suo omonimo ed ultimo album, Maximilian appunto, uscito il 30 ottobre 2015. Una musica semplice, ma allo stesso tempo profonda (Cara Valentina), che si esprime in poesia con il suono del basso dell’artista che invita, a sua volta, il pubblico a ripetere a strascico il verso ironico “Per esempio, non è vero che poi mi dilungo spesso su un solo argomento”. Storie d’amore e di vita cantate con dolcezza e a volte con sottile filo di critica (Annina). Nell’alternanza tra i recenti e “vecchi” singoli, una forte energia si sprigiona tra spettatori e palco (Ti sembra normale e Sul ciliegio esterno). Un tripudio di suoni e balli, in cui il pubblico si scioglie, esempio su come la voce di Gazzè sia ancora oggi apprezzata tanto quanto ieri, come se a cantare vi fosse l’amico di sempre. E a proposito di compagni, non è mancato l’omaggio ai cantautori Niccolò Fabi e Daniele Silvestri con L’amore non esiste, singolo del loro album Il padrone della festa (2014).

img_6505Singolare il pizzico di ironia attraverso il quale Max Gazzè racconta di sé e del nesso che lega la sua vita alla musica, lì dove nasce il nucleo delle sue autentiche strofe. Il tutto su una coreografia mozzafiato, con tanto di cardinale ballerino durante Sotto casa e rinvii cinematografici sulle note di Mentre dormi, brano vincitore del David di Donatello per esser stata colonna sonora di Basilicata coast to coast. L’amarcord di Vento d’estate, infine, riporta indietro di 20 anni, agli esordi della sua carriera. Senza dubbio, un concerto coinvolgente. A dimostrarlo, l’eco dei motivetti canticchiato tra le labbra sorridenti dei cittadini della Provincia di Foggia sulla strada del ritorno.

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