Influenza 2019, tutto quello che c'è da sapere

Come si apprende dal sito “EpiCentro”, il portale dell’Istituto Superiore di Sanità a cura del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità, i sintomi dell’influenza restano prevalentemente gli stessi ben noti quali febbre, dolori muscolari e articolari ma, quest’anno in particolar modo, coinvolge anche le vie respiratorie comportando tosse, mal di gola e secrezione nasale. Non mancherà una condizione di spossatezza che fare sentire l’ammalato affaticato.
L’Istituto Superiore di Sanità, che aggiorna costantemente “InfluNet” (il portale dedicato all’influenza), fa sapere che – stando ai dati raccolti – il picco influenza si registrerà questo mese e, considerando l’ultimo bollettino del 9 dicembre 2018, i più colpiti dalla sindrome influenzale saranno i bambini di età compresa tra 0 e 5 anni con un’incidenza pari al 6,88 su 1000.
Sebbene il vaccino resta la strada migliore e maggiormente consigliata dalla comunità scientifica, è un bene seguire sempre piccoli ma fondamentali accorgimenti: sconsigliato entrare in contatto con chi ha l’influenza, far arieggiare gli ambienti in cui viviamo, detergere con frequenza le mani e sbarazzarsi subito dei fazzoletti di carta monouso.

Il ruolo dell’alimentazione per prevenire l’influenza

Frutta, verdura, latte, uova e probiotici come yogurt, formaggi, miele e l’aglio; quest’ultimo infatti contiene l’allicina, sostanza fondamentale nella prevenzione. Tra le verdure si raccomandano quelle di stagione ricche di vitamina A come spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchinecarote cipolle.
Ne avevamo già parlato in occasione del monito lanciato da Coldiretti circa lo scarso consumo di ortofrutta in età infantile: “In quasi un caso su quattro i bambini non consumano ortofrutta a tavola almeno una volta al giorno. Alla Puglia va la maglia nera per il consumo di frutta e verdura con il 5,9% dei residenti che ne consuma 5 porzioni quotidiane, abitudini sbagliate che alimentano la carica di persone in sovrappeso (33.1%) e di obesi (12.1%) e una maggiore debolezza rispetto ai malanni di stagione. Grazie al successo della medicina anti-aging e del superfood, prima i frutti del melograno per esempio erano relegati ad elementi decorativi in cucina oggi sono richiestissimi sui mercati con un balzo dei consumi dal 2014 ad oggi del 30%. La quasi totalità della produzione italiana si concentra in Puglia, dove insiste circa il 60% della superficie coltivata” – spiego categoricamente la Coldiretti nel suo rapporto.

Influenza 2019: i soggetti a rischio

Le persone che incorrono maggiormente il rischio di contrarre l’influenza, e che avrebbero dovuto vaccinarsi – salvo coloro i quali presentino specifiche controindicazioni, sono:

Per chi è controindicata la vaccinazione?

Lattanti al di sotto dei sei mesi (non esistono sufficienti studi in questa fascia di età), soggetti che abbiano manifestato una reazione allergica grave (anafilassi) ad una precedente vaccinazione antinfluenzale, chi affetto da una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre, casi di sindrome di Guillain-Barrè insorta entro 6 settimane dalla somministrazione di una precedente dose di vaccino antinfluenzale, donne nei primi 3 mesi di gravidanza.

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