Foggia saluta Camilla. Piazza gremita per ricordare la giovane avvocatessa. Gli amici: “Grazie per il tuo esempio”.

Nemmeno il freddo è riuscito a smorzare il calore che si percepiva in piazza Cesare Battisti dove tanti foggiani si sono riuniti per l’ultimo saluto a Camilla Di Pumpo, la giovane avvocatessa che ha perso la vita tragicamente nel sinstro avvenuto la notte del 26 gennaio a Foggia, la cui dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti.

Tante le persone che hanno preso parte alla fiaccolata per ricordare la giovane: non solo parenti e amici ma anche cittadini turbati da questa tragica vicenda che ha strappato prematuramente alla vita la giovane Camilla.Per renderle omaggio fiaccole, palloncini, striscioni ma sopratutto tante testimonianze commosse che hanno raccontato del sorriso di Camilla, del suo carattere brillante, delle sue abitudini, condividendo anche con chi la conosceva un pezzo della sua normalità.

Fiaccolata Camilla Di Pumpo

Toccante e duro l’intervento del fidanzato, Mario Aiezza, presidente della sezione AIGA Foggia: “Tutta questa gente, questa sera, non potrà fare l’unica cosa che vorrei, far tornare Camilla. Non potrà farlo nessuno di noi. Non so se potrà dare, a questa città in cui non credo, un briciolo di umanità”.

Pieno di commozione anche l’intervento della zia: “Forse questo mondo non era pronto per una persona come te. Ora sei in un posto migliore”.

Tanti anche gli amici e i compagni di studio e lavoro che hanno voluto rivolgerle con dolcezza e pudore un pensiero:Grazie Camilla perchè senza il tuo esempio e la tua risolutezza nel difendere la nostra città finiremmo per diventare ciechi e smettere di vedere il bello che questa città ha ancora da offrirci. Il tuo sorriso e la tua mente brillante ci avrebbero aiutati a farlo meglio ma proveremo e riusciremo a farlo portando il tuo nome in alto e a rendere la tua figura esempio per la volontà che avevi nel desiderare un drastico cambiamento”.

La prematura scomparsa di Camilla infatti ha riacceso i riflettori sulle annose piaghe che affliggono Foggia, dalla mafia fino all’assenza del senso civico e del comune rispetto delle regole. Regole come quelle del codice della strada che non avrebbero portato un giovane a sfrecciare a velocità non consentita in una normale sera d’inverno in una strada centrale della città. Una strada su cui Camilla ha purtroppo incrociato il suo tragico destino. Una strada che da oggi rappresenta quella da imboccare nel senso giusto, un “monito” affinché possano essere smosse le coscienze di tutti per rendere Foggia un posto migliore, proprio come Camilla avrebbe voluto.

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