FOGGIA – Un nuovo tentativo di introduzione abusiva di sostanze stupefacenti e telefoni cellulari tramite drone è stato sventato al carcere di Foggia. Il personale di vigilanza ha individuato nel tardo pomeriggio di lunedì 25 agosto il velivolo telecomandato e attivato il sistema anti-droni, riuscendo ad abbatterlo e a recuperare l’intero carico.
Il sequestro ha permesso di confiscare quasi un chilogrammo di droga e sette telefoni cellulari destinati ai detenuti. Si tratta del sesto drone abbattuto dall’adozione del sistema jammer nella struttura penitenziaria foggiana. Nonostante l’intervento, non è stato possibile risalire agli autori del tentativo di introduzione illecita.
Il sistema anti-droni utilizzato era stato presentato lo scorso 23 marzo nell’ambito del 208° anniversario del Corpo di Polizia Penitenziaria e impiegato per la prima volta proprio nel carcere di Foggia il 10 aprile. La tecnologia prevede l’uso di un fucile jammer, un dispositivo che interferisce con i segnali del drone causandone la caduta. Il funzionamento è simile a un fucile a pompa elettromagnetica, dotato di strumento di puntamento per dirigere il segnale di disturbo verso il velivolo. In Puglia la strumentazione è già operativa nei penitenziari di Foggia, Lecce, Trani e Taranto. Il personale penitenziario viene formato attraverso corsi specifici che coniugano addestramento teorico e simulazioni pratiche.
