Foggia, no di IDM e Psi all’aumenti della Tari: “non è tutta un’altra storia”

Esplicita posizione di Cataneo, Di Chiara e Mancini sugli aumenti TARI approvati dal consiglio comunale a Foggia.

FOGGIA – “Non siamo d’accordo a questo ulteriore aumento della TARI, peraltro come affermato da alcuni colleghi in aula, sembrerebbe solo causato da cause esogene provenienti da chi, a Bari, si occupa dell’attuazione del piano regionale dei rifiuti e procede all’affidamento della realizzazione e della gestione degli impianti nonché all’affidamento del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani – affermano all’unisono i consiglieri comunali Cataneo, Di Chiara e Mancini – non bastavano gli indirizzi aziendali, assunti sempre a Bari e che, in questi anni, hanno di fatto penalizzato i cittadini, le imprese e gli addetti alle prestazioni di Foggia, con costi esorbitanti e in costante crescita, servizi inadeguati e basse percentuali di differenziata, carenze d’organico oltre a disfunzioni negli utilizzi dell’impiantistica di proprietà del Comune e nelle ripartizioni con diversi centri di costo al fine di determinare un’equa imputazione degli stessi.”

L’assenza dei tre consiglieri unitamente ad un’altra consigliera di maggioranza in aula è stata notata ma da alcuni interpretata come un segnale politico. In realtà è stata necessaria per non dover diventare contraddittori rispetto agli impegni assunti con gli elettori foggiani durante la campagna elettorale connotata dal cd. Campolargo con il claim #tuttaunaltrastoria. Ciò appartiene a chi si è aggiunto o intende aggiungersi?

“Riteniamo che questo ulteriore innalzamento degli esborsi imposti ai cittadini e alle imprese foggiane sia anche causato dai mancati risultati rispetto all’attuazione degli impegni riportati nelle linee programmatiche di mandato – chiosano i tre eletti – anche in questo settore fondamentale da chi in ambito esecutivo e negli Organi aziendali delle partecipate deve rappresentare gli interessi della Comunità foggiana. E’ evidente, invece, quanto siano deleteri i ritardi registrati nei compimenti esecutivi degli indirizzi programmatici e politici. Di fatto non sono percepibili quegli indispensabili attesi miglioramenti, né dal punto di vista quantitativo e nemmeno qualitativo. E che dire della mancata attuazione di alcune delibere d’indirizzo del Consiglio comunale? Uno scenario che riguarderà anche altri fondamentali atti economico-finanziari. Per noi così non va, NON E’, NEI FATTI, TUTTA UN’ALTRA STORIA!”

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