Foggia, il Vescovo celebra in Cattedrale la Veglia missionaria

FOGGIA – “Quanto bisogno c’è di qualcuno che porti la luce della Risurrezione in questo mondo” oscurato dalle tenebre “di guerre e violenze. Questa sera noi vogliamo pregare per i tanti missionari e le tante missionarie” che come tanti raggi di luce “portano gioia. Se non ci fosse la Chiesa… Cosa sarebbe questa terra? Gli unici luoghi dove si può stare insieme, pregare, dire qualcosa di bene e ascoltare parole buone, sono le nostre chiese. Ma c’è bisogno che questo scenda profondamente nella nostra vita e la converta”.

Questo il messaggio che l’Arcivescovo Ferretti ha rivolto questa sera ai fedeli riuniti nella Cattedrale di Foggia per la Veglia missionaria diocesana, celebrata a pochi giorni dalla 99ma Giornata Missionaria Mondiale che la Chiesa universale celebra ogni anno la terza domenica di ottobre. Una celebrazione iniziata nella penombra, e rischiarata dalla luce del Cero Pasquale dal quale sono state accese le candele dei presenti.

Dopo la proclamazione del Vangelo, sono state ascoltate le testimonianze di alcuni bambini e giovani che in questi mesi hanno preso parte alle iniziative del Centro Missionario Diocesano. Quindi il mandato alle religiose, a cui è stata affidata la preghiera per la missione in programma ogni martedì presso il Centro Eucaristico San Domenico, e ai laici delle varie associazioni ecclesiali e di volontariato affinché siano ovunque “artigiani di speranza”.

“A ciascuno di noi – ha concluso l’Arcivescovo – chiedo di essere un missionario. Ma come, uno dice, io? Tutti siamo missionari. Questi sono i cristiani. Qui, ora, in famiglia, sul luogo di lavoro, a scuola, al mercato, nelle strade di Foggia, guidando la macchina, con un po’ di attenzione magari. Essere cristiani non è fare cose straordinarie, non è cercare la missione alla fine del mondo, a meno che il Signore non te lo ispiri nel cuore. Possiamo essere luce qui, nelle tenebre di questa nostra terra di Capitanata”

Exit mobile version