Foggia, Angiola: nella maggioranza tensioni evidenti e una spaccatura sempre più visibile

FOGGIA – Nunzio Angiola, segretario provinciale del Movimento politico “Cambia – Con Angiola” e consigliere comunale a Foggia, commenta le fibrillazioni all’interno della maggioranza che governa il Comune capoluogo. “In un giorno, il 5 maggio, che la letteratura consacra alla caduta di Napoleone Bonaparte – scrive Angiola – la politica foggiana decide di sfidare apertamente il senso storico del dramma. Se Manzoni raccontava la fine di un impero, a Palazzo di Città va in scena l’ennesimo atto di un governo che barcolla da mesi, senza che mai nessun partito di maggioranza faccia un passo indietro, senza che nessun assessore venga sostituito. Nonostante tensioni evidenti e una spaccatura sempre più visibile tra le forze di maggioranza, nessun partito tira i remi in barca, nessun assessore lascia la poltrona, anzi aumentano i già tanti contendenti che ad oggi sono i Socialisti di Chiara e Stefania Rignanese, l’Italia del Meridione di Cataneo, gli indipendenti Mancini e Formica e chi più ne ha più ne metta. I 5 Stelle erano e restano insoddisfatti. La verifica politica tanto annunciata – prosegue Angiola – si è consumata in un clima surreale: incontri di corridoio, voci discordanti, veti reciproci e un silenzio assordante sulle questioni concrete, sui bisogni della città di Foggia che resta ferma al palo. Il copione è noto, i protagonisti anche.  La sindaca  ha parlato di “dialettica fisiologica”, alcuni consiglieri hanno rivendicato “l’esigenza di un chiarimento profondo”, altri ancora hanno scelto la via dell’intervista criptica a delle testate locali. Ma alla fine della verifica di maggioranza, il dato è chiaro: gli assessori non si toccano e tutti restano. Non per convinzione, forse, ma per convenienza. E dopo tutto le regionali sono alle porte. Il 5 maggio foggiano si chiude così – conclude Angiola – con una maggioranza che non trova pace, ma neanche il coraggio di aprire una nuova fase”. 

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