BARI – Michele Emiliano, dopo vent’anni tra il Comune di Bari e la guida della Regione Puglia, potrebbe rientrare in magistratura, ma senza alcun incremento retributivo. A chiarirlo è lui stesso, intervenuto a La7: «L’aumento di stipendio? Una sciocchezza totale. Chiunque rientri al lavoro dopo un’aspettativa ha diritto alla ricostruzione della carriera, com’è avvenuto per altri magistrati».
Il governatore uscente, che compirà 67 anni tra pochi mesi, ha ribadito che il rientro in toga sarebbe comunque breve: «Mi resterebbero pochi mesi prima della pensione. È l’ultima delle mie preoccupazioni». Sulla presunta operazione a suo vantaggio, aggiunge: «Alcuni giornali l’hanno raccontata come una mia iniziativa, ma è una procedura automatica legata all’anzianità e valutata dal Csm. L’hanno fatta altri magistrati, e anche i militari».
Emiliano ha inoltre ricordato l’assenza di privilegi per i presidenti di Regione: «Non esiste pensione da presidente, né vitalizio né Tfm. Rischio di aver perso dieci anni di liquidazione». Quanto a un suo possibile ingresso nella futura giunta Decaro come assessore esterno, si limita a dire: «È una domanda che non va fatta a me».
