TRINITAPOLI – Con tono sobrio ma determinato, Delio Rossi si è presentato ufficialmente a Trinitapoli, sede del ritiro e degli allenamenti del Foggia, per dare il via alla sua terza esperienza sulla panchina rossonera. «Sono qui per dare una mano al Foggia», ha dichiarato l’allenatore, reduce dalla finale playoff del 2023 persa contro il Lecco, che sfiorò la promozione in Serie B.
Rossi ha svelato il retroscena del suo ritorno: «Dopo quella sconfitta, il presidente mi ha contattato ogni quindici giorni per convincermi. A inizio luglio ci siamo incontrati e ho accettato. Mi è stato offerto un contratto triennale, ma ho proposto di lavorare un anno e ricostruire insieme». Un messaggio chiaro anche ai tifosi: «Non possiamo pensare al Foggia di Zeman o alla Serie A. Siamo in Serie C e dobbiamo ragionare da squadra di terza serie».
La squadra ha avviato la preparazione con appena otto giocatori e alcuni giovani. «Siamo in ritardo, ma ci stiamo muovendo – ha aggiunto Rossi –. È complicato convincere i calciatori a venire qui dopo gli ultimi mesi turbolenti, ma confido nel lavoro del direttore sportivo e della società».
A fare il punto sul mercato è stato proprio il ds Piergiuseppe Musa: «Sì, partiamo in ritardo, ma nei prossimi giorni accelereremo. Lavorare con Rossi è un onore, e la sua esperienza sarà determinante per costruire una squadra competitiva».
Presente in conferenza anche il presidente Nicola Canonico, accompagnato dall’amministratore giudiziario Giacomo Chionna, nominato dal Tribunale di Bari lo scorso maggio. «Allo Zaccheria partiranno i lavori, per questo non ci sarà la campagna abbonamenti – ha detto Canonico –. Ho fortemente voluto Rossi: è uno dei migliori uomini di sport che ho incontrato. In questo momento serve unità».
Chionna ha concluso ribadendo l’impegno sul fronte della legalità: «Stiamo seguendo i protocolli e lavorando con serenità per il rilancio del club. La scelta di Rossi rappresenta un segnale preciso: si riparte nel segno della competenza e della serietà».