Dazi sulla pasta italiana: senatrice Naturale interroga Tajani e Lollobrigida

ROMA -Sul gravissimo problema dei dazi punitivi annunciati dall’Amministrazione Trump nei confronti
della pasta italiana a partire da gennaio, la senatrice Gisella Naturale (M5S) già vicepresidente della Commissione Agricoltura di Palazzo Madama, ha presentato come prima firmataria un’interrogazione ai ministri Taiani e Lollobrigida, nella quale si chiede loro di riferire urgentemente in Commissione sull’argomento.
“Come già da noi denunciato nei giorni scorsi, il 107% che dovrebbe gravare sulla pasta italiana –dichiara Naturale- è basato nella quasi totalità su provvedimenti del Dipartimento del Commercio definiti anti-dumping, che puniscono cioè la concorrenza sleale basata su un’artificiosa diminuzione dei prezzi.”
“Peccato –sottolinea la senatrice- che nel mirino degli Usa siano finiti anche e soprattutto marchi e prodotti di fascia alta, che non praticano certamente strategie di ribasso.” “Siamo al fianco dei produttori per scongiurare un provvedimento che getterebbe nel caos l’intera filiera, a cominciare dagli agricoltori –afferma l’esponente 5 Stelle- e non possiamo accettare la servile acquiescenza del Governo verso
un’Amministrazione statunitense che non perde occasione, dalle armi al commercio, per manifestarci ostilità.” “Tajani e Lollobrigida vengano a dirci –conclude Naturale- cosa l’Italia intende fare, in proprio e in ambito Ue, per tutelare i legittimi interessi di uno dei settori maggiormente identitari e importanti del nostro export (il solo mercato americano ha un valore di 700 milioni di euro, circa il 10% del comparto). E lo dicano non solo a noi, ma agli Italiani”.

Exit mobile version