Dati, linguaggi e nuove narrazioni: a Foggia il secondo Rapporto dell’Osservatorio Mafia

Nel corso dell’incontro saranno affrontati focus specifici su alcuni temi

Come si racconta oggi la mafia in Capitanata? Quali immagini restano nell’immaginario collettivo e quali, invece, vengono messe ai margini? Il nuovo Rapporto dell’Osservatorio Mafia Foggia risponde a queste domande presentando dati, numeri, narrazioni e metodo di lavoro.

Il documento sarà presentato venerdì 28 novembre alle ore 17.00, nella Sala della Ruota di Palazzo Dogana. Un’iniziativa promossa dal CSV Foggia e dalla Consulta Provinciale della Legalità, in collaborazione con l’Università di Salerno, la Fondazione dei Monti Uniti e Libera.

Ospite dell’incontro sarà Marcello Ravveduto, docente dell’Università di Salerno e autore di riferimento nello studio del rapporto tra fenomeni mafiosi, immaginario e linguaggi digitali.

Nel corso dell’incontro saranno affrontati focus specifici su alcune novità emergenti nel rapporto: i rapporti tra la Società foggiana e i clan della provincia, il ruolo delle donne, le narrazioni dei collaboratori di giustizia e la crescente comunicazione mafiosa su TikTok e altri social.

Il Rapporto nasce da un anno di ricerca realizzato dai giovani studiosi Maria Lorenza Vitrani ed Emanuele Simone, sostenuti dalle borse di studio della Fondazione dei Monti Uniti. L’indagine non fotografa soltanto i fatti di cronaca, ma analizza come essi vengono raccontati dai media locali e nazionali e come tali narrazioni influenzino la percezione pubblica.

Apriranno l’incontro i saluti del presidente della Provincia Giuseppe Nobiletti, del vicepresidente della Consulta per la Legalità Massimo Monteleone, del vicario del Questore Teresa Romeo, del presidente della Fondazione dei Monti Uniti Filippo Santigliano, del presidente del CSV Foggia Pasquale Marchese e del referente del Presidio Libera Foggia Giuliano Sereno.

Seguiranno la presentazione dei risultati da parte dei ricercatori e gli interventi di Daniela Marcone, referente nazionale Memoria di Libera, e dello stesso Ravveduto, che offrirà una chiave interpretativa sulle trasformazioni in corso e sulle prospettive future dell’Osservatorio.

A moderare sarà la giornalista Annalisa Graziano, che guiderà un dialogo tra dati, storie e visioni.

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