Castelluccio Valmaggiore, tragedia nei campi: agricoltore muore schiacciato dal trattore

CASTELLUCCIO VALMAGGIORE – Dramma in campagna nella tarda mattinata di oggi, lunedì 22 settembre, in Contrada Paduli, dove un trattore si è ribaltato causando la morte dell’agricoltore Paolo Coppolella, 69 anni, del posto.

Ancora da chiarire la dinamica dell’incidente. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per i rilievi, i vigili del fuoco che hanno estratto la vittima dal mezzo e i sanitari del 118, che però non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Le morti sul lavoro: un’emergenza irrisolta

Quella di Coppolella è l’ennesima tragedia sul lavoro che si consuma nelle campagne italiane. Il settore agricolo, insieme all’edilizia e alla logistica, è tra i più colpiti dal fenomeno delle cosiddette “morti bianche”. I dati dell’INAIL parlano chiaro: nel 2024 in Italia si sono registrate oltre 1.000 denunce di infortuni mortali, di cui una quota significativa legata a ribaltamenti di trattori e mezzi agricoli.

Dietro i numeri, ci sono storie di lavoratori spesso soli nei campi, con mezzi datati e sistemi di protezione inadeguati. Proprio il ribaltamento dei trattori rappresenta una delle principali cause di decesso in agricoltura: un rischio che potrebbe essere ridotto con cabine di sicurezza, roll-bar e una maggiore diffusione della formazione sulla prevenzione.

Una piaga che chiede risposte

Le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria tornano a chiedere controlli più stringenti, incentivi per la sostituzione dei mezzi obsoleti e una vera cultura della sicurezza. Perché morire di lavoro, nel 2025, è una sconfitta per tutta la società.

La morte di Paolo Coppolella non è solo un fatto di cronaca nera, ma il simbolo di un dramma che continua a ripetersi e che interroga le istituzioni sul dovere di proteggere chi ogni giorno lavora nei campi, nelle fabbriche, nei cantieri.

Exit mobile version