Bisogna mangiare di più e cibi più grassi quando fa freddo?

È inverno, e ormai le temperature sono vicine a zero gradi. Naturalmente, ognuno di noi tende a prediligere cibi caldi e calorici, come una bella tazza di cioccolata o del vin brulè. Infatti, siamo in molti a immaginare che mangiare cibi più ricchi in inverno permetta di proteggerci contro il freddo. E non è così! In caso di freddo glaciale o anche durante una vacanza sugli sci, è inutile fare la scelta dei piatti ricchi di grassi per riscaldarsi. Non servirà un piatto calorico a riscaldare il vostro corpo! Ecco cosa è giusto mangiare quando fa freddo.

La dottoressa Antonella Stallone, biologa e nutrizionista, ci spiega che il nostro organismo è capace di mantenere costante la nostra temperatura interna grazie alla termoregolazione. Se fa freddo, il metabolismo si attiva per produrre più energia quindi calore. Per farlo, attinge innanzitutto nelle riserve di zucchero. Solo una volta che ha esaurito queste risorse di glucosio l’organismo attaccherà i grassi. Ma questo meccanismo interviene solo in caso di esposizione prolungata al freddo, almeno 6 o 7 ore di fila.
Quindi, per un’esposizione circoscritta al freddo, anche più o meno intensa, ad esempio di una o due ore al giorno, l’organismo non ha bisogno di mobilitare le sue riserve di grassi.
Non abbiamo scuse: meno piatti grassi in montagna, più minestre e zuppe!
Ecco a voi una lista di 10 alimenti da prediligere, non solo per la stagionalità, ma soprattutto per rafforzare le difese naturali attraverso la sola alimentazione.

 Ecco i 10 cibi anti-freddo:

Perchè si sente freddo? Cosa accade nel nostro organismo?

Il nostro corpo non ha un sistema che misuri la temperatura esterna direttamente come si può eseguire con un termometro, ma la nostra pelle percepisce la temperatura esterna mediante il flusso di calore che la attraversa . Per questo motivo la nostra è solo una percezione differenziale, cioè relativa alla nostra temperatura interna (per questo chi ha la febbre sente più freddo di chi sta bene).
Molto brevemente possiamo dire che in inverno l’aria umida viene percepita più fredda rispetto a quella secca, a parità di temperatura effettiva. Vediamo di capire il perché.
Per rispondere completamente alla domanda bisogna tenere presente quali siano i meccanismi di dispersione del calore del nostro corpo: infatti oltre alla dispersione per conduzione, abbiamo anche un sistema di termoregolazione legato alla traspirazione. Una delle principali funzioni dell’epidermide è quella di creare una barriera tra l’ambiente interno e l’ambiente esterno, proteggendoci dalla disidratazione.
Il nostro corpo è composto prevalentemente da acqua (circa il 60 % in relazione all’età), cioè circa 42 kg in un uomo di 70kg in buona forma fisica. La pelle è quindi importantissima, in quanto si oppone ad una eccessiva dispersione idrica nell’ambiente. Nonostante ciò, una discreta quantità di acqua corporea viene quotidianamente eliminata attraverso la pelle. Tale fenomeno è chiamato, appunto, traspirazione.
In base alla presenza o assenza di questi due fenomeni fisici noi sentiamo più freddo o più caldo; ad es. in estate sono presenti tutte e due i meccanismi: conduzione e traspirazione del calore (perché l’organismo ha necessità di espellere calore); mentre in inverno la traspirazione viene quasi del tutto azzerata, per cui è presente solo la conduzione, che tende a raffreddare velocemente il corpo perchè la differenza di temperatura è molto alta (per tale motivo tendiamo a coprirci in modo da rallentare il flusso di calore in uscita).
In definitiva possiamo dire che un’alta percentuale di umidità nell’aria funziona da amplificatore della temperatura percepita: in condizioni in cui con aria secca sentiremmo freddo ci fa sentire più freddo e viceversa.
Dott.ssa Antonella Stallone
Biologa Nutrizionista
 

Exit mobile version