Auto rubate e cannibalizzate a Cerignola e dintorni, Marasco: “Il grave fenomeno persiste”

Il Comandante alla guida degli Ispettori Ambientali Territoriali “CIVILIS” riporta aggiornamenti sull’argomento

Non passa giorno che il Comandante Giuseppe Marasco, del gruppo di Volontari Ispettori Ambientali Territoriali “Civilis”, non documenti con report e immagini pubblicati sui social il ritrovamento di carcasse di auto rubate, abbandonate e cannibalizzate nei terreni agricoli di Cerignola e zone limitrofe.

Nonostante le continue denunce e gli appelli a gran voce da più parti, il grave fenomeno non accenna a diminuire. Anzi. Stando a ciò che riporta proprio Marasco, attivo da anni sul territorio insieme ai volontari “Civilis”, negli ultimi tempi stanno aumentando i furti d’auto ai fini della rivendita di pezzi di ricambio sul mercato illegale.

“Recentemente-dichiara Marasco- i Carabinieri della Compagnia di Cerignola hanno scoperto un capannone lungo la strada provinciale 95, alla periferia di Cerignola, in cui sono stati rinvenuti oltre duecento pezzi di ricambio provenienti da più di quindici automobili rubate. Due uomini, rispettivamente di 28 e 53 anni, sono stati fermati mentre caricavano i pezzi su quattro furgoni diversi.

Un’altra operazione, effettuata invece a Barletta, ha condotto all’arresto di un 43enne che tentava di cannibalizzare un’automobile rubata.

L’uomo è stato trovato in un’area rurale della località “Le Torri”, con un dispositivo jammer per disturbare le frequenze dei sistemi di sicurezza delle auto e attrezzi utili per lo scasso.

Le autorità di P.G. e i volontari appartenenti al gruppo Ispettori Ambientali Territoriali “CIVILIS” sono attivi nella zona per contrastare il preoccupante fenomeno, ma è chiaro che il problema persiste.

Speriamo che le indagini continuino, e che si riesca a trovare una soluzione efficace per tutelare la sicurezza dei cittadini e delle loro proprietà”, conclude, mantenendo sempre viva la labile fiammella della speranza in un cambiamento.

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