Asl, chiuso il progetto sulle dipendenze da fumo, gioco, sostanze stupefacenti, alcol e smartphone

FOGGIA – Terza e ultima tappa, ieri sera a Vico del Gargano, del percorso “DI.TE” sulle “Dipendenze Classiche e Nuove: il punto di vista dei ragazzi”, sostenuto da ASL Foggia. L’iniziativa che si è svolta dopo gli appuntamenti del 6 agosto a Rodi Garganico e del 9 agosto a Ischitella, è stata proposta dall’Associazione Nazionale dipendenze tecnologiche ed è finanziata dall’Ambito Territoriale di Vico del Gargano, con riferimento alle comunità che fanno parte del Distretto Socio Sanitario 53 di ASL Foggia. Obiettivo del progetto è fare informazione, formazione e sensibilizzazione su tutte le dipendenze, dalle classiche, come sostanze stupefacenti, alcol e fumo, alle nuove di carattere tecnologico come l’uso compulsivo di telefonini cellulari, social media e gaming. L’incontro, come da format, è stato rivolto alla cittadinanza come momento di sensibilizzazione e informazione. Le attività sono state organizzate con il supporto del Direttore del Dipartimento per le Dipendenze Patologiche di ASL Foggia, Fausto Campanozzi; dell’educatrice professionale del Dipartimento Dipendenze Patologiche e referente per l’Ambito sociale, Maria Dionisio; del medico e 3referente per i SER.D. di Cagnano Varano e Vieste, Maria Rosaria Villani e della psicologa e referente per le attività di prevenzione Anna D’Andretta.

La tappa conclusiva a Vico del Gargano, ha visto la collaborazione dell’Amministrazione comunale-Assessorati ai Servizi Sociali e alla Cultura, del Liceo Virgilio e delle parrocchie Santa Maria Assunta-Chiesa Madre e San Marco. Ieri sera, presenti anche il Direttore dell’Ambito sociale del Distretto 53, Marco Sciarra, e il Vicepresidente dell’associazione DI.TE, lo psicoterapeuta Giovanni Siena. “Durante l’incontro – dichiarano Maria Dionisio e Maria Rosaria Villani – è stata sottolineata, in linea con la Mission della Direzione Strategica di ASL Foggia, l’importanza delle attività rivolte direttamente ai ragazzi per fare informazione e prevenzione rispetto a tutte le dipendenze, con particolare attenzione ai rischi derivanti dall’abuso delle nuove tecnologie informatiche, tra smartphone e social. Contestualmente – aggiungono – è importante che gli adulti, dai docenti ai genitori, abbiano conoscenza degli strumenti utili ad intercettare questa particolare forma di dipendenza, in modo da favorire stili di vita protettivi e sani”.

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