Angiola e Morelli (Cambia): Borgo Mezzanone, a nessuno venga a mancare la speranza di una vita migliore

FOGGIA – Ieri, nell’ambito del Convegno Regionale promosso da Caritas Puglia, Nunzio Angiola, consigliere comunale e Armando Morelli, responsabile Immigrazione del movimento politico Cambia, hanno visitato il ghetto di Borgo Mezzanone. I due esponenti politici, in una nota, hanno sottolineato il degrado dei luoghi e il disagio di chi li occupa. “Non parliamo di clandestinità da giustificare, né di illegalità da tollerare. Sia chiaro – chiariscono Angiola e Morelli – Parliamo di persone che ogni giorno raccolgono i frutti nei nostri campi, che mandano avanti intere filiere agricole, e che vengono ripagate con baracche, rifiuti e silenzio istituzionale. Oggi abbiamo camminato nel ghetto, tra lamiere, degrado, povertà. Ma soprattutto abbiamo visto la contraddizione più scandalosa del nostro tempo:
ci indigniamo per la presenza dei ghetti, ma accettiamo che chi ci lavora dentro ci porti il cibo in tavola.

Il problema non è l’immigrazione – accusano i due – Il problema è l’ipocrisia di uno Stato che sfrutta forza lavoro irregolare e poi la abbandona. Il problema è l’assenza di controlli, di regole, di alternative vere. Chi lavora nei campi ha diritto a un contratto, a un alloggio dignitoso, a essere trattato da essere umano.
Chi è irregolare va accompagnato verso un percorso legale, oppure rimpatriato in modo serio.
Ma lasciare tutto com’è, voltarsi dall’altra parte, è il peggiore degli alibi. Che fine hanno fatto i 200 milioni del Pnrr destinati al superamento dei ghetti di Capitanata? Il rischio di perderli è altissimo! Vergogna! “Spalancare le porte” non significa spalancare i confini. Significa governare, regolare, rispettare il lavoro e le persone. A nessuno venga mai a mancare la speranza di una vita migliore — soprattutto se quella speranza la semina nei nostri campi”, concludono Nunzio Angiola e Armando Morelli.

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